Intervista a Gianluigi Nuzzi
Giudizio universale, il nuovo libro inchiesta di Gianluigi Nuzzi è la resa dei conti sulla gestione scellerata di un patrimonio che si credeva infinito.
14 maggio 2018. In Vaticano è in corso un incontro riservatissimo. Alcuni cardinali e Papa Francesco discutono a porte chiuse di una questione che potrebbe mettere fine alla cristianità così come la conosciamo. Lo Stato Pontificio rischia il crac finanziario e il tempo per evitare una crisi, che coinvolgerebbe l’intero mondo cristiano, sta rapidamente avviandosi ad esaurimento. I vertici vaticani calcolano il tempo massimo per scongiurare il fallimento, ed è un tempo breve. Cinque anni. Poi sarà la fine. Giudizio universale, il nuovo libro inchiesta di Gianluigi Nuzzi, parte da questa segretissima riunione in Vaticano, la resa dei conti con la gestione scellerata di un patrimonio che si credeva infinito, ma che infinito non è. Il collasso della finanza vaticana, dove i soldi non arrivano dalle tasse, ma da offerte e lasciti dei fedeli, è un dato di fatto: una riforma strutturale s’impone. È in atto una grande battaglia che vede contrapporsi le forze della conservazione di privilegi millenari e – dall’altra parte - un uomo solo, in lotta contro cardinali dalla moralità dubbia pronti a nascondere le proprie malefatte tra le pagine del Vangelo. Una cosa è certa, ci avverte Gianluigi Nuzzi: dopo Papa Francesco nulla sarà come prima.
Nuzzi, siamo dunque alla resa dei conti, al famoso redde rationem?
Mai come quest'anno i conti del Vaticano sono stati tanto negativi. Ma il problema non riguarda soltanto lo stato Pontificio: riguarda tutto il mondo. Il Vaticano alimenta tutta la chiesa, è l’epicentro teologico di un miliardo e mezzo di fedeli.
Dello IOR si è scritto molto, ma cosa ha significato investigare e scrivere di istituzioni delle quali a malapena si conosce l’esistenza?
Per Giudizio universale ho consultato tremila documenti inediti e nei due anni dell’inchiesta sono entrato nei segreti più profondi dei sacri palazzi. Ho scoperto che oltre allo IOR, la banca tanto discussa, sono presenti altri due istituti di credito di cui non si sapeva quasi nulla. Ho esaminato i documenti contabili dei depositi più segreti, intestati ad associazioni misteriose, cardinali e personaggi importanti. Ci sono conti di pensionati qualunque che hanno volumi di affari non riconducibili alla pensione percepita. I sospetti di riciclaggio sono molto forti e Papa Francesco - pur avendo messo alla porta cardinali che avevano dei depositi incompatibili con la loro funzione e con il vangelo - è troppo solo in questa lotta.
Giudizio universale non è solo raccontato in presa diretta, è anche la comédie humaine della pochezza di certi individui che predicano bene e razzolano male.
Il cardinale che ha proposta una riforma strutturale dell'amministrazione vaticana si chiama Marx: un’ironia che non sarà sfuggita a molti. Però nel suo libro si incontrano un sacco di personaggi che potrebbero ben figurare in una commedia.
Giudizio universale non è solo raccontato in presa diretta, è anche la comédie humaine della pochezza di certi individui che predicano bene e razzolano male. Tra le tante stranezze c’è l’intervista a un cardinale soprannominato Rambo. A casa aveva addirittura un’armeria con mitragliatrici e fucili da guerra. Come fa un cardinale a possedere un arsenale? Cosa c'entra col predicare l'amore? Durante l’intervista non si è sottratto a nessuna domanda…
Un altro personaggio incredibile è quello che veniva chiamato “Monsignor 500”. I maligni dicevano che camminava con le tasche piene di banconote da 500 euro…il suo nome è monsignor Scarano e lavorava alla Cassa Centrale del Vaticano. Sono stato a casa sua, tra i vicoli di Salerno, per intervistarlo. Adesso è sotto processo quindi “innocente fino a prova contraria”, ma si è tolto qualche sassolino dalla scarpa perché di segreti ne conosce tanti…
A proposito di processi, cosa ha significato per il giornalista Nuzzi essere chiamato a rispondere del suo operato, con accuse dalle quali poi è stato prosciolto?
Questo è il quinto libro che scrivo sul Vaticano ma per il penultimo, Via crucis, ho subito un processo. Sono stato prosciolto, certo, ma ho passato mesi a difendermi per un solo motivo: aver divulgato informazioni che era meglio tenere sotto il tappeto. In certi paesi danno una medaglia per queste cose mentre io sono stato condotto alla sbarra. Come tutti i giornalisti ho il dovere di tutelare le mie fonti interne allo stato Pontificio però spesso sono state processate, non è una bella pagina della giustizia vaticana. Ma qualcosa sta cambiando e alcune indagini sono andate nella giusta direzione. Porterò in tribunale la prima copia de Giudizio universale e la consegnerò al pubblico ministero per dare il mio contributo. Un giornalista ha il dovere di denunciare!
Porterò in tribunale la prima copia de Giudizio universale e la consegnerò al pubblico ministero per dare il mio contributo.
5 miliardi di ICI mai versati sono una bella cifra! Una mezza finanziaria. Si regolarizzeranno mai le posizioni vaticane?
Ci sono delle contraddizioni che interessano tutti gli italiani. Per esempio, il credito Ici verso il Vaticano è stimato in circa cinque miliardi di euro. L'Unione Europea ci ha bacchettato per questo, ma sembra non ricordarsene nessuno. Quando i politici tagliano i fondi agli asili o promettono 1 o 2 euro in più alle pensioni minime, perché non vanno a chiedere quei soldi? Ovvio che non li otterremo tutti e si dovrà trattare, ma almeno cerchiamo di ottenerli!
Un detto popolare dice che si nasce incendiari e si finisce pompieri. Papa Francesco ha una grande volontà di rinnovamento, ma deve misurarsi con correnti conservatrici fortissime. Riuscirà a cambiare le cose o il suo progetto – fatalmente – è destinato a fallire?
Io credo che la questione non sia se ce la farà o meno: credo che sia una questione di tempo. Il Papa avrà il tempo necessario a cambiare le cose? Secondo le mie stime la deadline per il default è il 2023. O si rimboccano le maniche e fanno dei cambiamenti drastici, oppure si cadrà in zone ancor più buie e più profonde.
Titolo del carosello

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Gianluigi Nuzzi, milanese, è autore di diverse inchieste e scoop che hanno avuto vasta eco, anche internazionale. Nel 2009 Vaticano S.p.A. (Chiarelettere) rivela, grazie alle carte segrete di monsignor Renato Dardozzi, gli scandali finanziari e politici dei sacri palazzi, accelerando le dimissioni del presidente dello Ior Angelo Caloia, in carica da vent’anni. Nel 2012 Sua Santità (Chiarelettere) rende pubbliche le carte riservate del papa, stravolgendo gli equilibri di potere vaticani e facendo scoppiare una crisi che contribuirà alle dimissioni di Ratzinger nel 2013. Nel 2015 Via Crucis (Chiarelettere) racconta la lotta di papa Bergoglio per una Chiesa più trasparente e cristiana svelando nuovi documenti segreti. Per questo l’autore sarà processato e poi prosciolto. Nuzzi ha anche ideato e condotto la trasmissione Gli intoccabili su La7 e attualmente conduce su Rete 4 Quarto grado, incentrata sui grandi casi di cronaca che appassionano e dividono l’opinione pubblica.