Intervista a Roberto Burioni
Omeopatia. Bugie, leggende e verità è un nuovo capitolo nell’appassionata difesa della scienza che Burioni conduce da anni attraverso i suoi libri e con i suoi interventi pubblici, in cerca di quei dati e quelle testimonianze che segnano il confine fra medicina e leggenda.
![Libro Omeopatia. Bugie, leggende e verità Roberto Burioni](https://img.ibs.it/images/9788817141222_0_240_0_50.jpg)
Omeopatia. Bugie, leggende e verità
Roberto Burioni
Seduti a fianco di Roberto Burioni ci allacciamo la cintura e ci prepariamo a decollare. Non per viaggiare, non siamo qui per una vacanza in un paradiso terrestre qualsiasi, ma per precipitare. Sì, avete capito bene, stiamo per cadere nel vuoto. Ma prima di lanciarci possiamo scegliere l’attrezzatura giusta per tentare di limitare i danni. Burioni ci indica due armadi: uno contiene diversi paracadute, quelli che tutti conosciamo: realizzati da ingegneri, collaudati e brevettati. Nel secondo armadio, invece, abbiamo dei paracadute “alternativi”. Quando apriamo le ante, veniamo sommersi da oggetti curiosi: l’ombrello di Mary Poppins, i palloncini di “Up”, il tappeto di Aladdin, un cappello dalla tesa larga e un grande lenzuolo. Cosa sceglieremo per salvarci la vita?
Ok. L’esercitazione è finita. Torniamo coi piedi per terra. Burioni ci spiega la metafora, con fervore e professionalità: «I paracadute convenzionali sono la medicina ordinaria, fatta di prove scientifiche e studi rigorosi, mentre i paracadute “alternativi” sono la medicina omeopatica, fondata su prove molto meno attendibili».
Omeopatia. Bugie, leggende e verità è un nuovo capitolo nell’appassionata difesa della scienza che Burioni conduce da anni attraverso i suoi libri e con i suoi interventi pubblici, in cerca di quei dati e quelle testimonianze che segnano un confine netto e ben delineato fra ciò che in medicina è verità e ciò che invece appartiene alla leggenda.
“Omeopatia, omeopatia… per piccina che essa sia, una goccia e il mal va via”. Buongiorno Professor Burioni, che ne dice di cominciare con un commento a questa filastrocca?
Buongiorno! Beh, intanto comincerei spiegando cosa si intende con la parola “omeopatia”. L'omeopatia è una teoria che risale agli inizi dell'Ottocento e si basa sull’assunto che il simile possa curare il simile. Vi faccio un esempio: se ho mal di testa, prendo qualcosa che mi provoca il mal di testa e guarirò. Se ho mal di stomaco, prendo qualcosa che mi provoca il mal di stomaco, e guarirò. È la versione medica del chiodo scaccia chiodo. Questa teoria poteva essere credibile nel 1800, forse, ma dopo 200 anni di ricerca scientifica la dovremmo ignorare. Il secondo concetto alla base dell’omeopatia è quello della diluizione delle sostanze da somministrare. Si sostiene cioè che le sostanze diluite risultino potenziate dalla diluizione stessa e questo - palesemente - non è vero: provate a diluire la benzina e vedrete che la vostra automobile non si muoverà più! Le diluizioni omeopatiche sono talmente spinte, oggi, che nei prodotti omeopatici non c'è più traccia di principio attivo.
… ma allora a cosa è dovuta la straordinaria fortuna di cui la medicina omeopatica gode ancora oggi?
La medicina omeopatica è utilizzata da molte persone che ci credono e già il verbo credere dovrebbe farci capire di cosa si tratta. Io non credo che Milano sia in Lombardia: Milano è in Lombardia. Non credo che gli antibiotici siano efficaci nel guarire una tonsillite: gli antibiotici sono efficaci. Quando parliamo di omeopatia dobbiamo credere nella sua efficacia perché non ci sono prove. Le malattie si curano interpretando i sintomi e individuando le cause. La teoria alla base dell’omeopatia non ha alcuna plausibilità scientifica.
Le malattie si curano interpretando i sintomi e individuando le cause, la teoria alla base dell’omeopatia non ha alcuna plausibilità scientifica.
Qual è la credenza più dura da sradicare a proposito dell’omeopatia?
Spesso sento dire: «mi sono curato con l'omeopatia e sono guarito». Molte fra le persone che riferiscono di essere guarite grazie a rimedi omeopatici sono in assoluta buona fede e non hanno alcun motivo per mentire. Ma quello che bisogna stabilire è: sono guarite dopo una cura omeopatica o grazie alla cura omeopatica? Per capire se un farmaco è il motivo di una guarigione non basta un semplice racconto personale, ci vuole uno studio rigoroso. «Ho preso farmaci omeopatici e sono guarito» è la partenza di una ricerca scientifica, non il punto di arrivo!
… e come fare, dunque, per avviare una sperimentazione seria e strutturata sull’omeopatia?
Bisogna utilizzare il metodo del doppio cieco: si somministra un farmaco ai pazienti dividendoli in due gruppi, metà prende il farmaco è meta prende una cosa che sembra lo stesso farmaco ma che in realtà è un placebo. A questo punto riusciremo veramente a capire se la guarigione è merito del farmaco o se si tratta di una semplice coincidenza. Quando l'omeopatia viene studiata in questa modalità rigorosa l'efficacia non è mai dimostrata. Figuratevi: negli Stati Uniti è stato istituito un premio di un milione di dollari per chiunque riesca a distinguere – dimostrandone la differenza - una medicina omeopatica dall'acqua…non l’ha mai vinto nessuno!
Detesto chi dice che le persone portano sfortuna, è una cosa incivile e discriminatoria.
Ogni suo libro sortisce inevitabilmente l’effetto di un terremoto. Ma lei non vede, dietro gli attacchi che le vengono mossi - in modo anche violento - un maldestro tentativo di recuperare una dimensione spirituale che a volte, nel mondo in cui viviamo, è schiacciata?
Vedete, io ritengo che non sia necessario credere nella scienza: la scienza è un dato di fatto. La scienza è ciò che ha plasmato, migliorandole, le nostre vite. Se oggi viviamo oltre gli 80 anni è grazie ad essa. La nostra mente è portata a ragionare in maniera istintiva, a trarre conclusioni rapide ma sbagliate e questo rende la scienza qualcosa di innaturale, agli occhi di molti. Io non esprimo posizioni politiche, esprimo solo posizioni scientifiche, dimostrate chiaramente. Dobbiamo dare alla scienza la dignità che merita.
Però anche dietro un incrollabile campione della scienza medica può nascondersi della superstizione… dica la verità, Professore: cambia strada quando un gatto nero le attraversa la strada?
Vorrei poter fare una ricerca per dimostrare che se un gatto nero mi attraversa la strada non cambia nulla nella mia giornata ma, non avendo tempo per questo esperimento, mi tocca fermarmi un attimo ad ascoltare la radio… [ride]. Qualche piccola debolezza ce l’ho anche io, certo. Per esempio, quando guardo le partite di calcio della mia Lazio. Siamo uomini, non dobbiamo diventare automi.
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Roberto Burioni, è medico e professore ordinario di Microbiologia e Virologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Ha pubblicato "Il vaccino non è un’opinione" (Mondadori, 2016); mentre "La congiura dei somari. Perché la scienza non può essere democratica" (2017), "Balle mortali. Meglio vivere con la scienza che morire coi ciarlatani" (2018), "Omeopatia. Bugie, leggende e verità" (2019) sono stati pubblicati da Rizzoli. È attivo nella divulgazione scientifica riguardante i vaccini.