Intervista a Sveva Casati Modignani
Nel nuovo romanzo Segreti e ipocrisie ritroviamo le quattro amiche di Festa di famiglia, ognuna con il proprio carico di affanni ed entusiasmi: gli amori, le allegrie e le angosce.

Segreti e ipocrisie
Sveva Casati Modignani
Nel nuovo romanzo Segreti e ipocrisie ritroviamo le quattro amiche di Festa di famiglia, ognuna con il proprio carico di affanni ed entusiasmi: gli amori, le allegrie e le angosce. Sveva Casati Modignani ci svela i segreti della sua ultima opera e ci incuriosisce con racconti inediti.
«Nel primo libro parlavo soprattutto di Andreina ma qui, nella seconda puntata di questa storia di amicizia tra donne, la protagonista è Maria Sole. Mi sono divertita molto a raccontarla perché Maria Sole è la più giovane del gruppo, e potrebbe sembrare la più tranquilla, provenendo da una famiglia benestante. Ma in realtà, ripercorrendola, scopriamo che la sua è stata una vita difficile». Nel romanzo ci aspettano grandi sorprese e stravolgimenti: una vacillante storia d’amore, un addio forzato dagli eventi, una gravidanza inattesa e un ritorno di fiamma…«vi affido questa storia sapendo che divertirà molto anche voi».
Maria Sole realizza che la sua famiglia è un coacervo di segreti… ma quale famiglia non lo è?
Con i segreti si vive male, è un dato di fatto. Nella famiglia di Maria Sole ce ne sono tanti, ma sono rimasti sepolti, soffocati dall’ipocrisia. Tutti hanno cadaveri negli armadi, anche una famiglia perbene come la sua: il padre ha tradito, la madre ha tradito… il fratello maggiore, invece, è innamorato di una donna sposata più grande di dieci anni e questo amore segreto gli costerà la vita… Molte cose taciute, se fossero state dette, non sarebbero state devastanti come potevano sembrare e forse non avrebbero portato a conseguenze tanto gravi.
Ho trovato la sua citazione di una frase di Jacques Monod: “il destino viene scritto nel momento in cui si compie. Mai prima” … equivale forse a dire che noi siamo gli artefici del nostro destino?
Sì, certo! Percorriamo strade che sembrano obbligate ma in realtà siano noi a guidare. Le scelte dipendono proprio da noi.
Nel romanzo ci aspettano grandi sorprese e stravolgimenti: una vacillante storia d’amore, un addio forzato dagli eventi, una gravidanza inattesa e un ritorno di fiamma…
Un suo libro precedente, Stanza 404, indagava sui cambiamenti occorsi al mondo del lavoro attraverso la figura di un sindacalista, Rancati, per la cui caratterizzazione lei ha detto di essersi ispirata al suo amico Maurizio Landini. Ma Landini l’ha letto, il libro?
Sì, sì! L’ha letto, e mi ha confidato di essersi commosso quando ha letto la biografia di Rancati. Fra l’altro, grazie a Landini ho scoperto che tra i miei lettori ci sono molti operai, e noi due assieme abbiamo deciso di creare un progetto che porti la cultura nelle fabbriche. Apriremo delle piccole biblioteche all’interno delle aziende, perché tutti leggono volentieri se sono interessati agli argomenti trattati e se possono immedesimarsi nei protagonisti.
In questi giorni i riflettori sono accesi su un’emergenza mondiale – quella climatica – grazie all’azione e alle parole di una sedicenne. Cosa pensa della battaglia di Greta Thunberg?
Mi vergogno di come la mia generazione abbia ricevuto in dono una terra fertile e pulita e lasci alle generazioni future un mondo acciaccato. Dobbiamo molto a Greta, la sua voce è molto più potente di quella di tanti scienziati che sanno impugnare solamente ragioni tecniche. Greta rappresenta le paure delle nuove generazioni alle quali noi abbiamo lasciato un mondo distrutto e inquinato. Quando sento dire ai potenti che l’inquinamento non esiste…ben vengano le Greta Thunberg!
Con Landini apriremo delle piccole biblioteche all’interno delle aziende, perché tutti leggono volentieri se sono interessati agli argomenti trattati e se possono immedesimarsi nei protagonisti.
Ora le dirò alcune parole che mi sembra abbiano un peso determinante in molte delle storie che racconta, e le chiederò di rispondere a caldo, senza pensarci, con quel che le viene in mente di primo acchito. Cominciamo con “amicizia”.
L’amicizia dovrebbe essere alla base della società. È un elemento essenziale in qualunque contesto sociale, sia in famiglia che sul lavoro. Mi riferisco all’amicizia che porta a un confronto leale, perché solo da questa siamo arricchiti.
Cibo
È una grande consolazione. Ma solo se è buono, eh! (ride)
Famiglia
È il perno attorno al quale ruota la nostra vita. Cresciamo nella sua delicatezza e dobbiamo rispettarlo.
Casa
La casa è il nostro guscio, anche se io mi sento una lumaca perché me la porto sempre in giro.
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Sveva Casati Modignani, è uno pseudonimo, dietro il quale sono celati i coniugi Bice Cairati e Nullo Cantaroni. Bice ha continuato a usare il nome d'arte anche dopo la morte del marito, dando seguito a una produzione letteraria di grande successo che prosegue dal 1981. Tutti i libri da quell'anno in poi sono stati editi da Sperling & Kupfer, tranne "Il diavolo e la rossumata" (Mondadori, 2012), seguito da "Il bacio di Giuda" (2014) e "Un battito d'ali" (2017). Tra i suoi romanzi: "Anna dagli occhi verdi" (1981), "Lezione di tango" (1998), "6 aprile '96" (2003), "Qualcosa di buono" (2004), "Palazzo Sogliano" (2013), "La moglie magica" (2014), "Dieci e lode" (2016), "Festa di famiglia" (2017) e "Suite 405" (2018), "Segreti e ipocrisie" (2019).