Nina Zilli: «Venite a scoprire la mia città dei sogni!»
Da Piacenza a New York, dal palco di Sanremo all’Eurovision Song Contest, dalla tv alla radio. Oggi Nina Zilli (al secolo Maria Chiara Fraschetta) arriva tra gli scaffali delle librerie con il suo primo libro, la graphic novel “Dream City”, una guida alla città dei sogni. Pronti a partire?
Nina Zilli: che vulcano di energia!
Non ha fatto in tempo a finire un tour che ha coperto tutt’Italia, e per Nina è già tempo di novità. Arriva in libreria “Dream City”, suo esordio nel mondo del graphic novel. Già: sapevate che Nina coltiva una grande passione per il disegno fin da quando era bambina? Per noi è stata una sorpresa. Ecco perché abbiamo voluto che fosse proprio lei a guidarci tra le pagine di “Dream City” e a farci da guida tra le strade di questa città dei sogni.
Una città dove potrete assaggiare un gelato al gusto di nuvola, ubriacarvi di ambrosia – ma niente paura: nessun effetto collaterale – incontrare figure illustri che dei sogni hanno fatto la propria stella polare: Billie Holiday e Martin Luther King, Amy Winehouse e John Belushi, Marie Curie e Albert Einstein… Un vademecum ironico, poetico e colorato di personaggi, strade, quartieri e luoghi leggendari, ma anche locali, boutique e ristoranti. Tutto raccontato con i pennarelli in una guida sui generis dedicata alle amazzoni metropolitane da 0 a 100 anni.
Esploratori della “Dream City” di Nina Zilli, avreste mai immaginato di poter scoprire dove vanno a finire tutti i calzini spaiati?
Ciao Nina, ti va di raccontarci qualcosa di “Dream City”?
“Dream City” è la mia prima graphic novel, un libro un po' da leggere ma soprattutto da guardare.
Una vera e propria guida alla città dei sogni, alla città dei miei sogni, completa d'istruzioni per l'uso. Vi spiega come arrivare, cosa si può fare, vi racconta tutti i quartieri e tutti i bellissimi sogni che si possono realizzare in questa mia città immaginaria.
Dream City è una città strana. Cuore, Cervello, Fegato e Pancia sono le sue storiche contrade. A quale senti di appartenere di più?
È una domanda che mi sono posta spesso… Alla fine, però, dopo aver a lungo girovagato, mi sono resa conto che è sempre al cuore che torno, alla sede dei desideri più intimi. E più veri.
Credo che nonostante ognuno di noi sia sempre alla ricerca di un equilibrio tra i vari sentimenti, ciò che dobbiamo ascoltare con attenzione nella vita, è proprio il battito del nostro cuore.
L'amazzone metropolitana è una ragazza molto moderna, una romantica guerriera nell'era del Wi-Fi. È una ragazza un po' ribelle che non si perde mai d'animo.
Ci fai un ritratto dell'amazzone metropolitana che vaga per la tua “Dream City”?
L'amazzone metropolitana è una ragazza molto moderna, una romantica guerriera nell'era del Wi-Fi. È una donna un po’ ribelle che non si perde mai d'animo. È una ragazza che sa vivere il suo tempo, che si rende conto che nella vita bisogna essere pragmatici, ma che è ben consapevole che il vero motore di tutte le nostre azioni è costituito dai sogni, dalla passione, dai desideri. Ma non è proprio il tipo da stare ad aspettare il principe azzurro…
Come si prepara un'insalata di erba voglio?
L'insalata di erba voglio è una delle specialità che si possono gustare a “Dream City”. Il drink ufficiale, invece, è l’ambrosia: potete berne quanta ne volete perché non ha nessun effetto collaterale, se non tante grasse risate…
ll cibo di “Dream City”, infatti, nasce sempre dall'amore e dalla musica soul. Se esiste la soul music, esiste anche un soul food, il cibo dell'anima. E se avete voglia di assaggiare un gelato al gusto di nuvole, a “Dream City” potete farlo!
Parliamo della copertina di “Dream City”. Da dove viene la scelta del glitter?
La copertina di “Dream City” – di cui sono molto orgogliosa – è la prima copertina Rizzoli con del glitter. D’altronde il mondo dei sogni, se non di glitter, di polvere di stelle, di cos’altro può essere fatto?
Il glitter, però, non è solo sulla copertina: l’ho utilizzato anche all’interno di “Dream City”. Mi sono servita di varie tecniche di disegno: dal bianco e nero della china all'acquarello, usato anche impropriamente, agli smalti. Siamo nel mondo dei sogni, no?
Hai sempre avuto la passione del disegno?
Quando ero piccola il disegno, la musica e il basket erano le mie più grandi passioni. Alla fine il rock’n’roll si è impossessato di me, ma ho sempre continuato a disegnare.
Spesso quando sono in studio di registrazione, mentre ascolto per ore, giorni, settimane, giri di basso e di batteria o violini, mi perdo volentieri nel disegno, tanto che molto spesso ogni mia canzone è accompagnata da uno schizzo.
In “Dream City”, invece, ho fatto il contrario: ogni tavola è abbinata a una canzone da “degustare” mentre si guardano i particolari del disegno.
Per approfondire |
![CD Modern Art (Sanremo 2018) Nina Zilli](https://img.ibs.it/images/0602567412854_0_0_230_75.jpg)
Modern Art (Sanremo 2018)
Nina Zilli
![CD Frasi & fumo (Sanremo 2015) Nina Zilli](https://img.ibs.it/images/0602547199850_0_0_230_75.jpg)
Frasi & fumo (Sanremo 2015)
Nina Zilli
![CD L'amore è femmina Nina Zilli](https://img.ibs.it/images/0602527945972_0_0_230_75.jpg)
L'amore è femmina
Nina Zilli
La musica, invece? Cosa bolle in pentola?
Quando si tratta di musica, c'è sempre qualcosa che bolle in pentola… In questo momento in cui, allo stesso tempo, ho finito un tour e il mio libro di disegni, che mi aiutavano a rilassarmi nel day off dopo i concerti, finalmente posso concentrarmi a scrivere il nuovo album. Ma ho soltanto iniziato…
Restando in tema di città e di musica, Paolo Kessisoglu ti ha contattata per aiutare Genova dopo il crollo del ponte. Ci racconti qualcosa di questa esperienza?
C'è molto da fare a Genova dopo il crollo del ponte e la richiesta di Paolo Kessisoglu – con cui sono molto amica da tantissimi anni, insieme a Luca Bizzarri – è stata una “chiamata” naturale: da sempre ho un rapporto molto speciale che mi lega alla città ligure.
Per tantissimi anni partivo da Piacenza con la mia Vespa, attraversavo la Val Trebbia, e arrivavo a Genova. Le Vespe, l’essere liguri, il vento e poi anche la musica, i cantautori che ho ascoltato allo sfinimento mi hanno sempre portata a Genova.
Devo dire, però, che in quanto italiana mi sarei impegnata per qualsiasi altra città, perché credo che, quando succedono queste tragedie, se la musica è in primis condivisione, sono cose che si devono fare al volo e col sorriso.
Parlavi di Vespe, di viaggi. Quando ti deciderai a partire con la tua Vespa e ad andare da Milano in Indonesia?
Negli anni, con la mia Vespa e la mia migliore amica, ho viaggiato in lungo e in largo per l'Italia e per le isole: ne abbiamo veramente fatte di ogni tipo! Siamo anche andate in Marocco, ma con la macchina.
Il viaggio Milano-Indonesia è uno dei miei sogni. Per realizzare i sogni ci vuole molta pazienza, molta costanza, molta forza. Ma io sono pronta. Se qualcuno vuole venire...
Ciò che mi è rimasto dentro del mio viaggio in Libano è la gioia di vita di quei bambini che, nonostante tutto, sognano. Vogliono fare il medico, il calciatore, il cantante.
Non in Vespa, ma recentemente hai fatto un viaggio molto importante come ambasciatrice di Terre des Hommes in Libano e in Siria. Ti va di raccontarci cos'hai scoperto?
Il viaggio in Libano è stato davvero importantissimo per me. Ero con Terre des Hommes e un gruppo di onlus internazionali che lavorano sul campo con i rifugiati con lo scopo di scolarizzare i bambini. Bambini strappati dalla loro terra e che hanno spesso subito degli shock pazzeschi.
Guardando queste onlus all’opera ho potuto capire fino in fondo l’importanza del loro lavoro e del sostegno fornito allo stato libanese, che in questi anni ha accolto più di un milione e mezzo di persone, nonostante sia grande come la mia regione, l’Emilia-Romagna.
Quando sono partita, consapevole di questi dati, pensavo di aver bisogno di “un’armatura”, una protezione per affrontare le situazioni difficili che mi sarei trovata davanti. E invece ho capito che in questi casi le “armature” non servono a niente: quello che mi è rimasto dentro è la gioia di vita di quei bambini che, nonostante tutto, sognano. Vogliono fare il medico, il calciatore, il cantante.
Tornata a casa, ero ben consapevole del fatto che noi occidentali dobbiamo fare tantissimo, ma allo stesso tempo mi sentivo rallegrata. Quando vedi che un piccolo sogno si avvera, perché qualcuno ce l'ha fatta, è davvero qualcosa di speciale.
Porti mai dei libri con te? Ti piace leggere?
Mi piace molto, solo che, purtroppo, soffro la macchina, quindi durante i miei numerosissimi viaggi posso leggere solamente su certi mezzi di locomozione. E ultimamente anche il treno mi dà qualche problema…
Amo tantissimo leggere ma mi rendo conto che ho bisogno di tempo da dedicare esclusivamente alla lettura: quando mi butto in un libro che mi prende, posso leggere anche per otto ore di fila. Voglio finirlo il più presto possibile.
Ti va di consigliarci qualche libro che ti è piaciuto?
Amo moltissimo Joe R. Lansdale e, per tutti i sognatori che non hanno paura degli incubi, consiglio “Drive-in. La trilogia”, perché è veramente bellissima.
Nina Zilli, pseudonimo di Maria Chiara Fraschetta, è una cantautrice italiana. Inizia a cantare già da bambina e successivamente entra in conservatorio per studiare pianoforte, ma non ancora maggiorenne fonda la sua prima band i The Jerks. Dopo il liceo debutta in televisione come veejay su MTV. Nel 2009 adotta lo pseudonimo di Nina Zilli, con il quale pubblica il primo EP "Nina Zilli". Nel 2010 partecipa al Festival di Sanremo nella categoria Nuove Generazioni, arrivando alla finale e vincendo il Premio della Critica "Mia Martini", il Premio Sala Stampa Radio Tv e il Premio Assomusica 2010. Nel 2011 conduce un programma radiofonico su Radio 2, Stay Soul. Nel 2012 esce l'album "L'amore è femmina" che diventa disco di Platino. Nel 2014 conduce come giudice Italia's Got Talent. Da allora il suo successo è un crescendo. Nel 2019 esce per Rizzoli "Dream City. La mia guida alla città dei sogni", scritto e illustrato dall'artista.