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«Le parole possono essere paragonate ai raggi X; se si usano a dovere, attraversano ogni cosa» ‒ Aldous Huxley
Settant’anni fa, il 21 febbraio 1965, veniva assassinato Malcolm X, una delle voci più potenti del Novecento. Il suo “By any means necessary” ha lasciato un segno indelebile e la sua eredità, come quella degli altri grandi oratori, vive ancora oggi nelle parole che hanno contribuito a cambiare il mondo. Dal celebre "I have a dream" di Martin Luther King al più vicino "Yes we can" di Barack Obama, parole che hanno acceso rivoluzioni, spezzato silenzi, insomma: discorsi da (ri-)leggere e ricordare.
Perché le parole giuste possono cambiare tutto, e chi sa usarle, riesce a fare la storia
Da Malcolm X e Martin Luther King a Nelson Mandela e Giacomo Matteotti, da Winston Churchillz e J. F. Kennedy a Gandhi e Sergio Mattarella, fino ad arrivare a Barack Obama e Steve Jobs.
Una raccolta di alcune delle più grandi orazioni della storia, testi da leggere e rileggere per capire come il potere della parola e la voce di un singolo possa cambiare il destino di molti
Taglienti, incendiarie, impossibili da ignorare: le parole di Malcolm X sono un grido di libertà e riscatto. Questa raccolta restituisce la voce di un leader i cui discorsi hanno scosso la società statunitense. Un’eredità che brucia ancora
Con parole di speranza e giustizia, Martin Luther King ha dato voce a chi si sentiva “tagliato fuori”, spezzando catene di odio con la forza dirompente della nonviolenza. Perché i sogni, quando trovano la voce giusta, possono diventare realtà
Una raccolta di lettere e discorsi del premio Nobel per la pace, che per tutta la vita ha combattuto contro il razzismo e la discriminazione
Le parole di Gandhi hanno insegnato come sia possibile abbattere imperi senza il bisogno di ricorrere alla forza. In questi discorsi, la sua voce guida alla resistenza pacifica, alla dignità, al cambiamento
Con i suoi discorsi appassionanti, Churchill è stato un protagonista eccezionale delle ore più buie della storia d’Europa. Parole che non smettono di essere ancora oggi una fonte di ispirazione per credere sempre nel potere della tenacia
Con parole semplici e ardenti, Garibaldi ha infiammato cuori e rivoluzioni. Dai proclami ai soldati ai discorsi per l’unità d’Italia, questa raccolta racconta la voce di un condottiero che fece della libertà la sua bandiera
Mussolini è stato figlio del suo secolo e artefice della propria epoca. In gran parte, anche della nostra. Ecco perché rileggere i suoi scritti e discorsi: per comprendere le origini dell'Italia di oggi e fare i conti col passato
Con coraggio e lucidità, Giacomo Matteotti sfidò il regime fascista a viso aperto. Nei suoi discorsi, la denuncia delle ingiustizie e la difesa della libertà fino all’ultimo giorno. Parole che risuonano ancora oggi, un monito eterno contro ogni tirannia
Passione, rigore, propensione ad anticipare i tempi e a superare steccati. Dai discorsi sul compromesso storico alla questione morale, Berlinguer ha saputo dare voce a un’idea di politica basata su onestà e giustizia sociale
Patria, libertà, giustizia, memoria: nelle parole del Presidente, un alfabeto di valori corali e condivisi. Trasmettendo fiducia e speranza nel futuro, Mattarella porta nelle piazze un alfabeto di valori corali e condivisi
Con lucidità e autorevolezza, Mario Draghi è stato tra i protagonisti indiscussi delle sfide economiche del nostro tempo. Dai discorsi alla Banca Centrale Europea alle sue parole come Premier, riflessioni che invitano al riscatto e alla crescita
Gli ultimi discorsi di uno dei presidenti più amati della storia statunitense. Con la sua voce carica di speranza e determinazione J. F. Kennedy ha ispirato un’intera nazione a credere nel cambiamento e in un mondo migliore per tutti
Questi discorsi di Barack e Michelle Obama rappresentano l’eredità di una delle più amate coppie presidenziali, capace di rivoluzionare in otto anni il linguaggio, gli ideali, le emozioni più profonde della politica statunitense
Dai discorsi in casa Apple al celebre "Stay hungry, stay foolish", le parole di Steve Jobs hanno ispirato generazioni a pensare oltre i limiti. Un manifesto di creatività e visione che continua a plasmare il futuro
Chi erano davvero i protagonisti dei discorsi che hanno cambiato il mondo? Scoprilo attraverso le loro biografie
Le orazioni più iconiche, raccolte in volumi che racchiudono e "condensano" le più clamorose espressioni del potere della parola
Le tecniche e i segreti dei grandi oratori: l'arte della persuasione e del Public speaking per far vita a discorsi che lasciano il segno
Ogni grande discorso ha il potere di cambiare il corso della storia. Le parole di Malcolm X, Martin Luther King, JFK e Churchill sono diventate simboli, non solo per il messaggio che trasmettono, ma per la forza con cui sono state pronunciate. Dietro ogni grande oratore c’è una visione, una “vocazione”, una maestria, ma anche una tecnica affinata nel tempo. E spesso sono proprio i dettagli, le piccole curiosità, la gestione esperta dell’imprevisto, a rendere queste orazioni memorabili.
• La "magia" della ripetizione – Nell’iconico discorso del 28 agosto 1963, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili degli afroamericani e davanti ad una folla smisurata, Martin Luther King ripete più volte la stessa frase: “I have a dream…”, un espediente che crea una sorta di mantra, un incantesimo che entra nella mente e nel cuore degli ascoltatori e crea una sorta di “onda emotiva” che ancora oggi risuona nel cuore di chi ascolta.
• La saggezza di creare un legame empatico – Durante il suo discorso al conferimento della lauree a Stanford nel giugno del 2005, quello del più che celebre “Stay hungry, stay foolish” (un vero e proprio monito ad essere sempre affamati di conoscenza) Steve Jobs racconta come "essere cacciato da Apple" lo abbia portato a scoprire nuove strade e di come quel fallimento si sia rivelato la chiave del suo successo. Un esempio di resilienza, uno dei temi più universali nei discorsi che ispirano il cambiamento.
• Il silenzio come tecnica – In uno dei suoi più potenti discorsi durante la Seconda Guerra Mondiale, tenuto davanti alla Camera dei Comuni del 4 giungo del 1940, Winston Churchill “calcò la mano” con una successione di pause perfette che resero l’orazione "We shall on the beaches […] We shall never surrender", un indimenticabile appello alla resilienza e alla tenacia di un popolo intero.
• L’improvvisazione che fa storia – Quando il 26 giugno 1963 davanti alla Berlino martoriata dalla Guerra Fredda John F. Kennedy pronunciò il famoso "Ich bin ein Berliner" (26 giugno 1963), il suo discorso non era solo preparato con cura, ma arricchito da un tocco personale che collegava emotivamente l'oratore alla platea che gli si trovava davanti. Una mossa che consolidò definitivamente la sua figura di leader mondiale.
Ogni parola, ogni silenzio, ogni pausa sono scelte che rivelano il potere della comunicazione. Le parole dei grandi oratori sono strumenti di cambiamento, in grado di risvegliare sogni e speranze e guidare intere generazioni. Oggi, mentre il mondo continua a evolversi, ciò che rimane inalterato è il potere della parola.
«Le parole sono la più potente droga usata dall’umanità» ‒ Rudyard Kipling
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