Attrice tedesca. Dopo una giovinezza passata a Monaco di Baviera, decide di intraprendere studi filologici. L'incontro con il regista R.W. Fassbinder fa maturare in lei la passione per il palcoscenico, che calca per diverso tempo. Bionda, esile, volto dai lineamenti irregolari, freddi occhi chiari, fascino enigmatico, si avvicina al cinema alla fine degli anni '60 esordendo con successo nell'anticonvenzionale Der Bräutigam, die Komödiantin und der Zuhälter (Il fidanzato, l'attrice e il ruffiano, 1968) di J.-M. Straub e D. Huillet. Ma è nuovamente Fassbinder a portarla verso la maturità artistica ritagliandole ruoli di notevole spessore, da protagonista e non, dai drammatici Katzelmacher (Il fabbricante di gattini, 1969) e Attenzione alla puttana santa (1971) al letterario Effi Briest (1974) al gelido melodramma Il matrimonio di Maria Braun (1979). Grintosa, quasi severa, portatrice di uno stile di recitazione asciutto e rigoroso, dopo una parentesi televisiva di grande successo (Berlin Alexanderplatz, 1980, sempre con l'amico Fassbinder) nelle pellicole successive si lascia guidare da altri registi, dando vita a intensi personaggi femminili, caratterizzati da quell'anticonvenzionalità che le è propria anche nella vita. È una giovane compagna di vita nel letterario Falso movimento (1974) di W. Wenders, adultera circondata da sospetti nel cupo Un amore in Germania (1983) di A. Wajda, madre ninfomane nell'onirico Storia di Piera (1983) di M. Ferreri, altera Magda Goebbels nel suggestivo La niña dei tuoi sogni (1998) di F. Trueba e ambigua tenutaria di bordello in Terra promessa (2004) di A.?Gitai. In Ai confini del paradiso (2007) di F. Akin è l'anziana madre di Lotte, che rimette in gioco le proprie convinzioni sulla vita e sul mondo quando subisce la straziante perdita della figlia.