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Anno edizione: 1989
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Con “La visita della vecchia signora”, “commedia tragica” scritta nel 1955, lo svizzero Durrenmatt conquistò i palcoscenici di mezzo mondo e diede vita a una delle sue più singolari figure femminili, Claire Zachanassian, donna dal fascino perverso e malvagio. Essa non impersona – come ricorda l’autore – “né la giustizia né il piano Marshall e tantomeno l’apocalisse”; è semplicemente la donna più ricca del mondo e “grazie al denaro può agire come un’eroina della tragedia greca, assoluta, crudele”. Dietro la multimilionaria, che ha fatto fortuna con numerosi matrimoni, si celava un tempo la povera fanciulla Klari Wascher sedotta e abbandonata da Alfred Ill. Questa favola grottesca prende avvio dal ritorno della vecchia Claire al luogo natio, la cittadina di Gullen, un agglomerato svizzero di inettitudini e frustrazioni piccolo-borghesi. Accompagnata dal settimo marito, da due eunuchi oltreché da una temibile pantera, Claire è ossessionata da un unico pensiero: vendicarsi di Ill. Ma il compito spetta ai suoi concittadini, a cui ha promesso una ricompensa favolosa. Anche il paese più quieto e onesto non sa sottrarsi all’insidia del denaro, anche le coscienze più probe si induriscono nell’egoismo sino ad accettare l’assassinio. Commedia dell’inautentico, questa piéce indaga, con straniante gusto per il paradosso e la provocazione, sulla corruttibilità dell’uomo, la manipolazione del consenso e il rapporto fra morale e violenza.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il dramma ,forse,più famoso di Dürrenmatt - non solo grande scrittore di romanzi e racconti,ma anche eccelso autore teatrale - mette in scena una vicenda dura e spietata,dal finale amaro,scevro da ogni possibilità di perdono, redenzione, riscatto. Molti critici vi hanno visto la metafora della società occidentale asservita al dio Denaro.
Il grande drammaturgo svizzero ama ideare situazioni grottesche, e in questa commedia tragica tutto, dall'inizio alla fine, è mostruoso e paradossale. Bizzarra e stravagante è la vecchia miliardaria protagonista, con la sua gamba e la sua mano finte e i suoi modi da imperatrice; grottesca la sua pantera nera al seguito come pure i suoi improbabili servitori. Ridicolo e strano pure il suo ottavo marito, aitante attore cinematografico, liquidato con il regalo di una Porsche subito dopo uno sfarzoso sposalizio, per far posto immediatamente al successivo consorte... Ma più assurda di tutto il resto è la proposta che ella fa agli abitanti della sua cittadina di origine, dove è ritornata - ricchissima - dopo più di quattro decenni: donerà loro un miliardo (lei ne possiede altri due) se essi uccideranno Alfredo Ill, un commerciante che da giovane l'ha sedotta, abbandonata e lasciata in attesa di un figlio, destinandola a una vita di prostituzione. A lei l'atroce vendetta, a loro un'immensa ricchezza che farà risorgere a nuova vita il piccolo comune, da tempo immiserito e indebitato. La gente, a partire dal borgomastro, risponde con un dignitoso rifiuto, ma la tentazione di diventare benestanti come niente è forte e pian piano comincia a serpeggiare, mentre la vittima designata diventa a poco a poco maniaca di persecuzione... L'Autore marchia a fuoco - come suo costume - le ipocrisie, le debolezze, il moralismo e le false mascherature di una società apparentemente per bene ma marcia al suo interno più di quanto si possa credere. Un finale impagabile, degno di un simile dramma è certamente assicurato. Magistrale!
E' una commedia, già difficile da leggere perché scritta come un copione. In più è scritta con caratteri piccolissimi! Un consiglio per IBS: perché non dare all'acquirente la possibilità di conoscere la dimensione del carattere di stampa? Io, ad esempio, ho difficoltà a leggere caratteri troppo minuti.
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