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I viaggi di Gulliver è un’opera che sconsiglio a tutti coloro che vogliono leggere un libro giusto per combattere la noia. È un libro che va capito perché lascia molti punti su cui riflettere. Una distopia mascherata da utopia che non tutti sarebbero in grado di comprendere affondo. Un viaggio magico con una sotto-trama di forte critica sociale. E pensare che un tempo pensavo si trattasse di un libro per bambini.
Sebbene, a torto, considerato da chi non l'ha mai letto un libro di avventure per ragazzi, e come tale relegato a far parte di una letteratura minore, in realtà l'opera nasce principalmente come spietata critica satirica sociale dell'Europa del XIIX secolo (in particolare dell'Inghilterra) che l'autore partirorisce a seguito del suo forzato trasferimento da Londra a Dublino, dopo capovolgimenti politici ed intrighi di corte. L'ambientazione esotica e i viaggi in luoghi lontani, oltre a risentire dell'influenza del Robinson di Dafoe allora da poco pubblicato, venne sfruttata dall'autore per aggirare la censura, cosa che non gli riuscì del tutto. Alla fine, il romanzo è un impareggiabile esercizio di pensiero alternativo e vero e proprio elogio del relativismo inteso come invito a considerare tante nostre convinzioni antropocentriche semplici punti di vista che potrebbero essere ribaltati in realtà diverse dalla nostra. Gulliver si trova di volta in volta catapultato in mondi spesso agli antipodi (soprattutto culturalmente) con la società in cui è nato e cresciuto. Sia come gigante tra i lillipuziani, come essere minuscolo tra uomini enormi, o tra il popolo dei cavalli sapienti, il nostro protagonista (e per estesione, in quanto unico rappresentante del genere umano, tutti noi) è immancabilmente quello che ci fa la figura più misera , a dispetto della nostra presunta superiorità come specie dominante sul pianeta. Ancora oggi andrebbe fatto leggere in tutte le scuole dell'obbligo, per stimolare i giovani ad un pensiero critico in contrapposizione alla società di massa ipercondizionata e iperomologata di oggi.
che dire,l'avevo sulla libreria da molti anni,snobbato,come libro per ragazzi,meno male mi è venuto tra le mani il libro dei 100libri migliori per dorflers,che per l'appunto lo mette tra i migliori,infatti l'ho trovato bellissimo,una vera favola,merita il massimo dei voti,senza dubbio.
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