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Anno edizione: 2021
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Scritto in una lingua indomabile, Urla sempre, primavera è un romanzo vertiginoso, da leggere come un libro d'avventure. Una storia d'amore e lotta, un sogno lucido e folle dove la natura si supera dando vita a una nuova umanità.
«Un racconto da immaginario futuribile, che si muove tra distopia, avventura ed epopea fuori dalle leggi naturali» - Ermanno Paccagnini, la Lettura
«Il racconto polifonico di Vaccari somiglia a un ampio, franante poema in prosa, dove lampeggiano dal nulla personaggi immaginari e personaggi reali, ideologie e cupi monologhi, visioni e riferimenti meticolosi alla storia del nostro Paese. Sempre inseguendo il fil rouge di una ribellione cosmica che nelle pagine finali sfuma nel fiabesco e si allarga al mondo animale, oltre ogni razzismo specista.» - Filippo La Porta, Robinson
«Una scrittura ad alta temperatura, veemente, aggressiva e talvolta rabbiosa, che ricorda le parole di Gadda» - Bruno Morchio, Il Secolo XIX
Per Zelinda il presente è il 2022, e Genova, la sua città, è messa a ferro e fuoco come nel G8 del luglio 2001. Procreare è diventato un reato, e per Zelinda l'ultima ribellione è la fuga, per mettere in salvo la bambina che porta in grembo a costo della sua stessa vita. Per il Commissario Giuliani il presente è l'8 settembre 2043, quando viene chiamato a indagare sulla morte di un uomo centenario che ha cambiato le sorti del paese. Per Spartaco il presente è sua nipote Egle, la figlia di Zelinda: lui, partigiano, queer, militante, dovrà addestrarla a combattere per se stessa e per gli Orfani del bosco, i bambini sopravvissuti. Presente, passato e futuro entrano senza bussare nella vita di Egle che, depositaria di una storia familiare e di un potere legato ai sogni, è l'unica in grado di immaginare il cambiamento. Nella Metropoli che è diventata l'Italia, un'oligarchia di uomini anziani, la Venerata Gherusia, ha cancellato istruzione e scienza, avvelenato terre e città, e i cittadini devono scegliere di estinguersi. Ma la scintilla del sogno è così potente da piegare la realtà, aprendo la strada alla rivoluzione.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Interessante, scrittura e costruzione del libro particolari. Un libro su un futuro non troppo lontano dove la follia dell'uomo ha scelto l'estinzione del genere umano, e una bambina che sogna. Il sogno di una rivoluzione che contiene tutte quelle del passato... Un libro originale, spinge a interrogarsi e a riflettere, allo stesso tempo è una storia di avventura, non c'è nulla di banale o prevedibile.
Questa è una saga familiare in cui i destini dei personaggi s’ intrecciano, nella dimensione onirica, tra il 1943 e il 2043, è un romanzo che fa urlare per l’ originalità, la schiettezza linguistica, l’ attualità dei temi affrontati, le emozioni contrastanti e le riflessioni che suscita. Genova- Metropoli è governata da una gerontocrazia di spartana memoria, profondamente individualista e tecnocentrica. E’ allarmante quanto il futuro delineato sia vicino e futuribile, ma lo è ancora di più l’insieme delle conseguenze: la maternità è il primo illegale gesto di ribellione insieme alla riscoperta dell’ indissolubile legame sia con le altre creature che con la natura. A partire da ormai note considerazioni sull’ invecchiamento della popolazione, sullo sperpero di risorse, sulla mancanza di vera programmazione di politiche imperniate sul rispetto dell’ ambiente, Michele Vaccari ci mostra una società chiusa, in cui la mancata scolarizzazione comporta l'annullamento di ogni possibilità di comunicazione articolata che proceda oltre la lallazione mista a tecnicismi e termini gergali. L’ impoverimento del linguaggio corrisponde a quello del pensiero e ancor più del pensiero critico. L’ azione che conta è solo quella collocata nel qui ed ora, quella che porti risultati immediati e miope nei confronti del destino comune. I legami familiari valicano lo spazio e il tempo per richiamarci tutti a chiedere libertà, reclamare diritti, fare comunità poiché si tratta delle uniche possibilità di guardare al domani con ottimismo ed empatia. Signori, l’ anelito alla libertà, alle scelte consapevoli e lungimiranti è tanto rivoluzionario quanto la capacità di non arrendersi, di non rassegnarsi al decadimento morale ancor più che materiale. Una primavera della coscienza è necessaria. L’ autore ci spinge a chiederci quanto siamo capaci di spenderci per ottenerla, per noi stessi e per tutti. Una nuova stagione di resilienza e resistenza passa dagli occhi e i sogni dei personaggi.
Una meraviglia tutta italiana che massacra ogni certezza, regalando emozioni che attraversano la memoria storica, individuale e culturale
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