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Una storia - insolita, appassionante e commovente - che parla della fatica di crescere e di riconoscere la propria vocazione, quale che sia; dell'importanza di avere dei maestri e dei modelli da seguire; della felicità che viene dall'affidarsi a chi ci ama sopra ogni cosa.
«Tutto, ma prete mai» è la frase che Davide si ripete spesso, negli anni in cui cerca la sua strada, incerto fra il richiamo di un impegno dedicato ai più deboli e la vocazione a una scelta spirituale. La ripete fuggendo dal seminario, ferito da un modello educativo autoritario e privo di affettività. E poi quando i profondi sentimenti per una ragazza gli fanno immaginare una vita di coppia in una comunità missionaria, e ancora nei momenti in cui il buio e il deserto invadono la sua anima. Ma la spinta verso una vita consacrata resta forte, nonostante i tentativi di ignorarla o combatterla. Inizia per lui una lunga lotta interiore, che racconta in questo libro in una confessione coraggiosa, a cuore aperto, senza nascondere gli errori, le fragilità, i passi falsi e i ripensamenti, pieno di gratitudine per i tanti incontri importanti, le prove e gli insegnamenti che lo hanno guidato sulla strada giusta. Oggi don Davide vive con gioia da sacerdote nella comunità di Nuovi Orizzonti e da anni si occupa di ragazzi "difficili". Per loro, e per i tanti giovani che cercano il loro posto nel mondo, ha deciso di condividere la sua esperienza, quella di un ragazzo irrequieto e un po' ribelle che voleva essere padrone della propria vita e poi ha accettato di lasciarsi condurre da Dio.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Storia molto bella, menziona anche l’associazione nuovi orizzonti.
Nella sua autobiografia Don Davide Banzato ripercorre strada che l’ha portato a diventare sacerdote il 23 Settembre 2006. Una strada per niente facile da percorrere, piena di inciampi e caratterizzata da un continuo conflitto interiore tra la scelta della vita laica e quella consacrata. Davide, sembra aver ben chiaro il suo destino già all’età di nove anni, quando entra in Seminario Minore di Padova, ma così non sarà perché quell’esperienza lo porterà a vivere un momento di massima crisi, in cui urlerà al Cielo e a sè stesso che tutto avrebbe fatto nella vita, ma mai il prete. Seguirà un lungo periodo di repulsione e sfida a quella vita clericale, che lo porterà alla soglia del baratro. Ma la strada non è stata solo impervia ed accidentata, ci sono stati anche incontri fortunati, quelli che lui chiama “Dio-incidenze”, che gli hanno consentito, prima di individuare quale fosse la strada giusta, e poi di uscire dalle sabbie mobili della morte interiore. E’ infatti ancora nel Seminario Minore quando conosce Chiara Amirante, fondatrice della Comunità “Nuovi Orizzonti”, donna al fianco della quale oggi vive, avendone sposato la missione, diventando padre spirituale della Comunità. Don Davide ci offre attraverso la sua storia, una testimonianza laica e sincera che spinge inevitabilmente il lettore a guardare dentro sé stesso, spronandolo ad individuare quale sia la propria vocazione, la vita alla quale sente di essere chiamato. Consiglio a chiunque di leggere questo libro, non fermandosi davanti al dettaglio della scelta compiuta dal protagonista, leggendo piuttosto secondo il proprio credo o non credo, quella che è una storia di conversione laica. Ho trovato molto belli e significativi i paragrafi posti in apertura di ogni sezione del racconto; in questi, l’autore sospende la narrazione, per inserire dei pensieri che invitano il lettore a meditare ulteriormente sulla propria vita e sul senso che a questa si sente di voler dare.
Contenuto: volume fortemente autobiografico, chiaro, con numerosi spunti di riflessione riguardanti l'anima, il corpo, le lotte interiori incessanti per vincere il peccato, la rinnovata voglia di una vita piena e felice attuabile, per l'autore, soltanto attraverso l'autorità divina. Banzato ammette di aver finalmente trovato la propria strada dopo le dovute deviazioni giovanili, di aver intensamente pregato pur di lasciare i sentieri scabrosi, di essersi ricongiunto con l'Altissimo, scoprendo con infinito giubilo la bellezza dello spirito. Tipologia lettore: ateo o devoto, indifferentemente.
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