Tempo di caccia

Deaver ha la capacità di non annoiare mai. Nulla è scontato nei suoi libri. Bravo Deaver, garzie come sempre

Dopo tre libri pessimi (uno peggio dell'altro) spesi nel tentativo di creare una saga, senza riuscirci, dedicata ad un eroe che non ha nemmeno un decimo del carisma di Rhyme, ecco che Deaver sforna un romanzo costruito con raziocinio e con la sua classica vena di suspance che sembrava aver perso da anni. La trama non ha poi uno spunto così orginale, ma sono lo svolgimento e lo sviluppo a risultare vincenti, come alcuni colpi di scena di fortuna altalenante; alcuni sono altamente prevedibili (soprattutto per chi conosce bene Deaver), altri davvero spiazzanti anche perchè l'autore è stato così furbo da rendere impossibile anche solo pensarli. Quindi il libro, forse un po' troppo lungo, alla fine non risulta un fallimento come i precedenti, anzi, è una lettura piacevole e per buone parti avvincente. Shaw resta quel protagonista riuscito a metà e credo ormai la saga debba concludersi, essere abbandonata anche perchè non ha più nulla da dire o raccontare e TEMPO DI CACCIA possa essere il canto finale. Prosa come sempre scorrevole e secca. Da leggere per chi crede che Deaver possa ancora confermarsi un grande scrittore di thriller; sconsigliato a chi vuole il pathos di Rhyme.