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Anno edizione: 2014
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Mistero e risate tra le righe di questo libro. Malvaldi è sempre fenomenale.
Al di sotto delle aspettative. Poco avvincente la storia raccontata, complicato il finale. Pochi i momenti simpatici con i protagonisti. Malvaldi sa fare cose migliori.
Malvaldi si riprende il Barlume Dopo La carta più alta (in realtà la più bassa considerando anche i libri on ambientati a Pineta) il nostro torna a scrivere un "giallo", non solo una storia pieraccionesca della Toscana litoranea. Bene.
Recensioni
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Da queste parti, cioè nella zona di Pineta, una ridente cittadina sul litorale toscano, quando si vuole conferire alle affermazioni più vaghe il carattere di verità assoluta, si parla sempre all’impersonale: “dice”. Ovvero in italiano corretto: “si dice”. Sul vocabolario questa affermazione viene spiegata in questo modo: “più di una persona lo riporta”. Ma al BarLume il termine “dice” ha tutto un altro significato: “ecco spiegato com’è la faccenda”. Questione di lessico, piccole sfumature di significato. Del resto siamo in un posto in cui il massimo grado di fiducia che l’interlocutore può accordare al tuo racconto è dato dall’espressione “pol’esse”… Benvenuti in Toscana, ovvero nella patria del dubbio.
Basta soggiornare cinque minuti al bancone del BarLume, magari per sorseggiare un buon cappuccino del barrista Massimo, o un centrifugato dietetico ed energetico dell’avvenente cameriera Tiziana, per capire che in quel posto non c’è bisogno di acquistare i giornali locali. Ci pensano i vecchietti, Aldo, Ampelio, Gino e Pilade, una tribù stanziale di giocatori di briscola, ad informare tutti su quello che succede in paese… e anche su quello che non succede. Il loro metodo di indagine e di diffusione delle informazioni, che si potrebbe definire ipotetico-deduttivo-inventivo, è talmente insensato e controproducente che nella maggior parte dei casi genera una serie di eventi nefasti a catena, compresi decessi e custodie cautelari in carcere. Eppure, con buona pace di Massimo, nel tempo sono riusciti a conquistare, non diciamo la fiducia, ma quanto meno la simpatia della giovane commissaria Alice Martelli che, nel retro della BarLume, dà lezioni di biliardo a tutti ma, soprattutto, raccoglie indizi per risolvere l’ultimo caso di cronaca che sta facendo chiacchierare tutto il paese.
Questa volta tutta l’attenzione si concentra su una coppia di coniugi, anzi di ex coniugi visto che hanno divorziato per motivi fiscali, che dall’Umbria si sono trasferiti a Pineta per aprire un agriturismo. A quanto pare da qualche giorno la moglie, Vanessa Benedetti, è scomparsa. Nel senso che gli ospiti tedeschi dell’agriturismo non l’hanno più vista, mentre nel cuore della notte qualcun altro, non meglio identificato, avrebbe visto l’auto di suo marito accostare sull’argine di un fiume. Infine, la prova principe che dà avvio ai sospetti dei vecchietti, è la predizione, in diretta su una tv locale, del mago Atlante il Luminoso, il quale conferma che la donna è stata gettata in un dirupo. Il materiale per azionare la macchina da guerra speculativa dei vecchietti è sufficiente. L’assassino è il marito, ovvio. A nulla servono le raccomandazioni alla prudenza della commissaria, che ancora non ha ricevuto nessuna denuncia di scomparsa, non ha trovato nessun cadavere e, di conseguenza, non ha avviato nessuna indagine.
Gli ingredienti, tutti decisamente genuini, per imbastire il nuovo episodio della divertente serie del BarLume, sono tutti qui. Un linguaggio più che dialettale, colorito, tratto dalla vita quotidiana e degno della migliore commedia all’italiana, una trama accattivante in cui la ricerca dell’assassino sfuma nella descrizione di luoghi e personaggi, e infine una serie di caratteri che appaiono sempre più delineati e complessi mano a mano che si procede nel racconto. In questo episodio assistiamo al gradito ritorno dietro al bancone del bar di Tiziana, ma anche al riscatto del personaggio di Aldo, che da quarto giocatore di briscola, diventa socio di Massimo in una nuova attività, il ristorante Bocacito. E poi, naturalmente, c’è la bella commissaria Alice Martelli, che per ora per Massimo è solo una simpatia.. Ma, come sappiamo bene, a volte una simpatia può far parlare tutto il paese.
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