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Anno edizione: 2019
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T. Singer è il romanzo più esplicitamente esistenziale di Dag Solstad. Una storia su un'irriducibile solitudine nello stile classico, straziante ma cupamente comico del grande autore norvegese.
Postfazione di Goffredo Fofi
«Che cosa aveva fatto della sua vita? Questo era il pensiero fisso di un uomo che nemmeno per un solo momento aveva creduto che la sua esistenza avrebbe potuto essere diversa.» Singer è un aspirante scrittore di 34 anni, una specie di Bartleby norvegese le cui nevrosi lo hanno costretto a «salutare i giorni inebrianti della sua giovinezza» e ad abbandonare i suoi esilaranti tentativi di scrivere la frase perfetta. Dopo aver completato la formazione da bibliotecario, Singer sale su un treno diretto verso la piccola città di Notodden, nella regione montuosa del Telemark, per lavorare nella biblioteca locale intenzionato a iniziare una vita semplice, ben ordinata e volutamente anonima. Dopo un bizzarro incontro con un milionario che gli rivela un sistema infallibile per fare soldi, Singer si sistema in un triste matrimonio con la ceramista Merete Saethre, e la aiuta a prendersi cura della figlia Isabella, nata da una precedente relazione. Dopo alcuni anni insieme il rapporto inizia a vacillare ma, mentre la coppia è sul punto di separarsi, un incidente d’auto provocherà un drammatico cambiamento nella vita di Singer... Il narratore di T. Singer dichiara espressamente fin dall’inizio che questa non è una storia allegra, tuttavia, come in tutte le opere di Dag Solstad, la scrittura è segnata da una magistrale combinazione di umorismo, ossessione e radicalità che fanno di questo romanzo esistenziale un capolavoro della letteratura norvegese.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Solstad mi aveva gia' n.otevolmente impressionato con "La notte del prof.Andersen", il primo dei suoi romanzi che mi era capitato di leggere. Una capacita' non comune di analisi psicologica dei personaggi , una prosa essenziale,ma tremendamente incisiva.Quest'ultimo romanzo,T.Singer, ha confermato e semmai rafforzato l'impressione iniziale : racconto intenso, senza cedimenti, di un'assoluta incapacita' - o impossibilita' o non volonta' - di vivere la vita con la necessaria partecipazione affettiva che essa richiede. Singer e' personaggio con una chiara nevrosi ossessivo-compulsiva (rituali di comportamento,fobie,desideri di isolamento, addirittura di non apparire....) perennemente sospeso tra incubi kafkiani e dubbi esistenziali molto pirandelliani. Svolge bene il suo lavoro di bibliotecario, partecipa in maniera apparentemente empatica a varie attivita' sociali, sembra assumersi in modo appropriato delle responsabilita' anche gravose e magari non dovute ,tra tutte la cura della figlia adottiva di sua moglie ( dalla quale era comunque in procinto di separarsi) prematuramente morta in un incidente stradale. Singer,dunque, "sembra" svolgere bene tutti questi compiti, ma in realta'si sente,forse e'davvero, sempre e comunque lontano da tutto e tutti, quasi indifferente, chiuso in una sorta di bolla esistenziale che ,prima o poi, viene percepita anche da chi lo circonda e lo condanna (o forse semplicemente ,lo lascia..) nella sua profonda e molto desiderata, solitudine. La vicenda si svolge nell'arco di una quindicina di anni : la giovinezza con un unico amico (che dopo anni lascera' bruscamente e senza un plausibile motivo),i primi studi, la scelta del lavoro in una biblioteca nella provincia remota, il breve matrimonio, la vita con la figlia adottiva e si conclude , come era logico attendersi, con una non-conclusione, perche' diversamente non sarebbe mai potuto essere. Magistrale !
"E cosa mi servirà essere stato un enigma per me stesso e per gli altri?" Singer, antieroe pirandelliano, riflette interdetto sulla propria esistenza in un mondo slabbrato (cosa sono l'amore, l'amicizia, i doveri familiari, ecc.? e irriducibile ad un benché minimo senso. Prova magistrale di Solstad, autentico maestro del romanzo psicologico contemporaneo. Aspetto fiducioso altre traduzioni da Solstad della benemerita Iperborea che tanti magnifici autori del Nord Europa ci ha fatto conoscere!
Recensioni
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