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Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2013
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E’ un libro che, dalle dimensioni, dall’ambientazione storica e geografica, prometterebbe molto ma finisce con il mantenere poco. C’è sottesa una certa ironia in tutto il romanzo che finisce con il far sembrare la guerra come un accidente o poco più. Gli occhi pieni di fantasia di Louis sembrano non fargli comprendere appieno il dramma dell’Europa e ce lo fanno sembrare insensibile e sciocco; ma del resto la giovane età e la contingenza di una nazione che si arrende senza quasi combattere giustificano una visione per così dire laterale della guerra. Nella seconda parte c’è come una presa di coscienza dell’errore di essersi schierati dalla parte dei nazisti, ma sembra più una conseguenza della loro sconfitta che non il frutto di un’analisi più approfondita. Un libro inutilmente lungo, che fa ogni tanto sorridere, quasi mai commuove (un libro sulla guerra…!), in sostanza un’occasione persa.
Non mi è piaciuto per niente: 667 pagine senza nessuna trama, un miscuglio di fantasia e cronaca superficiale, molti personaggi di nessuno spessore, un libro che non ti lascia nulla! nessuna ricostruzione storica, nessuno scavo psicologico, non c'è alcun colpo di scena, le pagine scorrono piuttosto noiosamente. Da tralasciare....
Sono d'accordo con i giudizi formulati in precedenza. Un libro da leggere se si vuole comprendere i significati dell'occupazione germanica, anche quando questa terminò nel 1945. Il tutto raccontato con gli occhi di un ragazzino, tanto sveglio quanto crudo nella descrizione dell'ambiente e delle persone che lo circondano. Lo consiglio vivamente a tutti
Recensioni
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