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Anno edizione: 2010
Anno edizione: 2011
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Tutto sembra semplice e non lo è: l'innamoramento porta a fare scoperte quando ormai si è superato un certo limite ed è sempre difficile rendersi conto che non si può andare oltre... Con sofferenza ma è così...
La novella di Balzac fu pubblicata nel 1830 (l'autore era un giovane trentunenne) ed è ambientata nel Settecento: di questo secolo possiede tutto il vago e inconfondibile profumo, fatto di raffinato splendore e di preziosa eleganza. E' la breve storia d'amore di un giovane scultore per una cantante bellissima di cui, però, egli non immagina neanche lontanamente la vera identità. Un vero gioiello che, pur nell'esiguo numero di pagine, riesce a mostrare come sempre la grandezza e l'incomparabile capacità narrativa di Balzac: mai smentita, tanto nei suoi grandi romanzi come nelle opere narrative meno note. Consigliatissimo!
In una fredda sera invernale, del 1830, nel sontuoso palazzo del conte di Lanty, a Parigi, si tiene un ballo, "in una splendida sala dalle pareti d'argento e d'oro". Sulla famiglia Lanty aleggia un fitto mistero: "Nessuno sapeva da quale paese venisse, né da quale commercio, da quale spoliazione, da quale pirateria o da quale eredità provenisse una fortuna stimata parecchi milioni." Ad accrescere il mistero è la presenza di un vecchio incartapecorito, magrissimo, rugoso, "dal volto nero, angoloso, cavo in tutti i sensi", che si aggira per il salone dove si balla. Questo vecchio suscita la curiosità del bel mondo: "Che sia il famoso Balsamo, detto Cagliostro, che sia il conte di Saint--Germain, che sia la fonte della ricchezza dei Lanty?". Sarà l'io narrante a raccontarci la storia di questo vecchio. Molti anni prima, nel 1758, un giovane artista, di nome Sarrasine, si era recato da Parigi a Roma per imparare l'arte della scultura. Una sera, al teatro Argentina, quando vide entrare in scena la famosa cantante Zambinella, "gettò grida di piacere". Era una bellezza perfetta, ideale, "più di una donna era un capolavoro". Si innamorò perdutamente, la incontrò, ma il mondo gli crollò addosso quando gli fu detto che le parti femminili, nello Stato Pontificio, venivano assegnate a dei castrati. L'origine della ricchezza dei Lanty si deve a quel vecchio che altri non è che Zambinella, il prozio di Marianina, una Lanty. E questa famiglia aveva tutto l'interesse a nascondere l'origine di tanta ricchezza.
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