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Questo itinerario di girovagare insieme è veloce e attentissimo, come tutti i surreali, estremamente vincolato al reale, ha spinto Truman Capote inevitabilmente a risalire il fiume, rapidamente ad attraversate le inconcluse vicende dei suoi personaggi, quasi come si entrasse in una serie di stanze e, raccogliendone rapido le voci, s'allontani spesso trascurando di richiudere le porte, Capote si rivolge improvviso ad altri voci e altre stanze che veramente occorrono a tornare nella mente e a far tornare i personaggi, i bambini per ritrovare se stessi. Ed è qui che inizia la vera vicenda del libro, che ci ha ricondotto in una struttura letteraria quasi labirintica alla Borges per raccontare quel mondo e quelli infanzia. Questo libro è come una via per l'Eden, perduta e forse soltanto la sua persuasione che quando le cose accadono nel modo più naturale allora tutto è senza confronti più meraviglioso. Ve lo consiglio veramente.
Recensioni
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La grandezza di Truman Capote (1924-1984) sta nella capacità sbalorditiva, talvolta quasi medianica, di far parlare la quotidianità apparentemente più grigia, traendone occasioni di epifanie abbacinanti, come chiarisce una volta per tutte l'epopea di Holly Golightly in Colazione da Tiffany (1958). Ora Garzanti raccoglie opportunamente la collezione degli interventi giornalistici siglati nel corso di un cinquantennio radunandoli in un ricco volume, che costituisce la più perfetta introduzione al mondo, a colori accesi, dello scrittore americano. Si tratta di testi noti e già editi a suo tempo e di altri meno conosciuti, che in alcuni casi (come per quel che riguarda il magnifico profilo di Marlon Brando, Il duca nel suo dominio) sono stati anche riproposti di recente in modo autonomo.
Non stupisce che colui che ha dato definitivamente forma all'ambiguo e fondante genere dell'attualità, il romanzo-saggio, con A sangue freddo (1965), traffichi continuamente, in modo quasi ossessivo con i propri materiali. Non poche di queste pagine riecheggiano infatti nell'ultimo, incompiuto, letale progetto romanzesco dell'autore, Preghiere esaudite (uscito postumo nel 1986), affresco spietato, controverso e magnifico della high society newyorkese, raccontata nei suoi più bassi istinti e meno prevedibili moventi. La mordacità nota (di cui dette conto anche nella divertita performance in Invito a cena con delitto di Robert Moore, su sceneggiatura di Neil Simon) brilla in pezzi magistrali come Si sentono le muse (1956), esilarante cronaca della tournèe di una compagnia di musical in Russia, in una sequenza di momenti da teatro dell'assurdo, nell'incontro tra il mondo di Porgy and Bess e quello del disgelo sovietico. Sulla stessa linea sono anche alcune apodittiche descrizioni di celebri personaggi fotografati da Richard Avedon in Osservazioni, per cui Jean Cocteau è un "eterno gamin", Louis Armstrong faceva "smorfie da ranocchio" su un battello per gite turistiche tra New Orleans e St. Louis al tempo in cui lui l'autore era un bambino, e Mae West si scandalizza con un fan che dichiara di aver visto un suo film al museo. Eppure, sotto la sferza del fustigatore delle mondanità scriteriate, compare il disperato lirico che esplose alla notorietà nel 1948 con la suite gotica di Altre voci, altre stanze, sbalorditiva sequenza di interni magati dalla malinconia e dal rimorso.
Rileggendo questa antologia che si conclude nel 1984 e inizia nel 1946 con un magnifico pezzo su New Orleans, luogo del rimpianto e dell'infanzia, colpiscono soprattutto gli affondi sul paesaggio come specchio dell'anima, declinato in pagine magnifiche come quelle dedicate a Tangeri e Fontana vecchia. Altrettanto forte è l'impatto dei ritratti di star del cinema, che hanno la perspicuità e l'impatto mitologizzante delle serigrafie di Andy Warhol, come accade in Elizabeth Taylor e nel magnifico Una bellissima bambina, strepitosa memoria per Marilyn Monroe, giocata intorno alla rivelazione della complicata passione per Arthur Miller. In una raccolta davvero notevolissima spicca infatti Musica per camaleonti, resoconto di una visita in Martinica e sequenza di rivelazioni. Luca Scarlini
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