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Vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa 2020
Dopo La ferrovia sotterranea, il capolavoro letterario che gli è valso il Pulitzer e il National Book Award, Colson Whitehead scrive un altro romanzo magistrale facendo luce ancora una volta su un angolo buio di storia americana.
«Così come aveva fatto con "La ferrovia sotterranea", Whitehead parte dalla storia per approdare al romanzo, raccontando attraverso un'opera di finzione gli angoli più bui del proprio Paese. Da amante di Gabriel García Marquez, il genere letterario con cui ama misurarsi è il realismo magico, di cui è maestro sin dai tempi dell'esordio con "L'intuizionista". Ancora prima dell'arrivo in libreria, "I ragazzi della Nickel" fa già parlare di sé: "Time" ha dedicato la copertina dell'8 luglio proprio a Whitehead, osannandolo come "narratore d'America", lo scrittore "che porta i lettori in un presente inquieto" attraverso un lavoro di scavo nel passato [...] Con "I ragazzi della Nickel" Colson Whitehead, protagonista a settembre del Festivaletteratura di Mantova, prosegue questo percorso di riappropriazione dell'identità afroamericana: narrare il passato tragico per cercare di vivere in pace il presente, ricostruire la "tradizione del nero", come la definiva James Baldwin, e riconferirle la dignità schiacciata» - La Lettura
«Colson Whitehead è uno dei più grandi scrittori americani viventi» - Time
«Lo scrittore statunitense costruisce uno spazio di invenzione in cui la verità storica guadagna uno statuto di verità diversa: verrebbe quasi da dire superiore, perché i ragazzi della Nickel non sono solo Elwood, Jamie il messicano e gli altri. Sono tutti quelli di cui nessuno racconta, vivi o sepolti, in ogni caso dimenticati. » - Robinson
Il movimento per i diritti civili sta prendendo piede anche nell’enclave nera di Frenchtown (Tallahassee) ed Elwood Curtis, un ragazzino abbandonato dai genitori e cresciuto dalla nonna, assimila tutte le massime e gli insegnamenti di Martin Luther King. Pieno di talento e molto coscienzioso, sta per iniziare a frequentare il college del posto, quando incautamente accetta un passaggio in auto. Ma per un ragazzo nero dei primi anni Sessanta, anche l’errore più innocente può rivelarsi fatale. Elwood viene spedito in un riformatorio chiamato Nickel Academy, la cui missione è provvedere a un’educazione fisica, intellettuale e morale così che il piccolo delinquente possa diventare un uomo onesto e rispettabile. Questo sulla carta. Perché nei fatti la Nickel Academy è un vero e proprio labirinto degli orrori.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Buon libro
Libro da leggere almeno una volta nella vita. Bello, intenso e scritto con maestria
America, anni '60 In una zona a nord del campus della Nickel si trova un cimitero segreto. Ossa e altri resti sono stati rinvenuti per puro caso ma da quel giorno nulla è come prima. La "collina degli stivali" si riempie così di croci bianche ma sette dei quarantatré corpi rimangono senza nome. Se già i cadaveri del cimitero "ufficiale" sono sospetti, cosa è accaduto ai ragazzi senza lapidi? Elwood Curtis, un sopravvissuto del vecchio riformatorio Nickel, decide che è ora di tornare perché il suo passato non è affatto lontano e non lo sarebbe mai stato. Inizia così il romanzo secondo Premio Pulitzer per Whitehead, il primo è stato "La Ferrovia Sotterranea". Questo libro parla di razzismo ma lo fa con una voce diversa, che si insinua sotto pelle. Le recinzioni fisiche e mentali, la resistenza all'odio e al rancore. Elwood è intelligente e industrioso ma ottuso sulle cose più semplici come riconoscere sul quando lasciar perdere, e quel disco di Martin Luther King era pieno zeppo di idee... Nonna Harriet, l'unica "rimasta" era speranzosa che il senso del dovere avrebbe protetto suo nipote, per tal motivo, lo spingeva quotidianamente a pensare al suo impiego in tabaccheria e basta. Ovviamente non andò così. I ragazzi che arrivavano alla Nickel erano già "guastati" in vari modi, poi peggiorava mentre erano lì. Orrori veri e propri in questo riformatorio lager che distrusse la vita di centinaia di giovani. Un romanzo senza inutili fronzoli che narra una storia vera e tragica. Un libro che vuol essere monito per tutti quei casi in cui il pregiudizio genera violenza e segregazione, un inno contro la corruzione e lo schifo che può raggiungere l'essere umano Non è difficile comprendere il perché questo capolavoro abbia fatto tanto successo e clamore. Immensa l'ispirazione è l'insegnamento di Martin Luther King, l'equazione del reverendo King; e infine inevitabile il pensiero ricorrente a "Il buio oltre la siepe Ispirato alla vera storia della Dozier School.
Recensioni
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