L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2022
Promo attive (1)
A distanza di mezzo secolo, Questione di sguardi continua a interrogarci come alla sua prima apparizione e a farci mettere in discussione ciò che crediamo di sapere sull'arte e sulla cultura. Un invito, che si rinnova a ogni nuova lettura, a usare lo sguardo in modo diverso, attivo e critico; a concentrarci non solo su ciò che ci sta davanti ma anche su chi siamo noi che spalanchiamo i nostri occhi sull'universo.
Osservare un'immagine in apparenza è un gesto semplice, naturale come respirare, ma in verità attiva meccanismi socioculturali complessi. Pubblicato la prima volta nel 1972, in questo libro seminale John Berger analizza la nostra incapacità di vedere all'interno di una realtà in cui siamo esposti a milioni di messaggi visivi. Tra le promesse della pubblicità e le errate proiezioni valoriali del presente su opere artistiche del passato, la sua è una riflessione sempre chiara e serrata su cosa sono davvero le immagini, nella loro intima natura e nel contesto che le circonda: Berger esamina come l'atto di vedere determini il nostro posto nel mondo e come, benché quel mondo possa essere spiegato a parole, le parole non possano annullare il fatto che il rapporto tra ciò che vediamo - per esempio il Sole che tramonta imporporando l'orizzonte - e ciò che sappiamo - la Terra scandisce il tempo ruotando su se stessa - non è mai definito in modo univoco. Spiegare il fenomeno è sempre insufficiente rispetto a quello che vediamo.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Come cambia e agisce nel tempo il vedere un'opera d'arte, come può essa instaurare socialmente un dominio di ceto e come può, ancora, scavare interiormente in un singolo soggetto? I misurati passi nella complessità che pongono quesiti simili meritano analisi attente, ponderate (che nel libro sono certo presenti). Ma il punto d'arrivo di Berger è in definitiva la risposta più diretta: "La misura di tutto è il denaro. Avere denaro significa vincere l'ansia. Il denaro è vita, è il simbolo e la chiave di capacità umana. Il potere di spendere denaro è il potere di vivere. E chi è in grado di comprare è desiderabile". Ecco perché alcuni dipinti di "popolo" come le stupende e chiassose scene di taverna di Brouwer venivano acquistati dai ricchi, "per confermare per differenza la propria virtù". Contrasto che emerge nettissimo con la voluta solennità della posa dei coniugi Andrews dipinti da Gainsborough, dove si staglia intatta l'idea di censo, l'orgoglio terriero, la forza con cui la ricchezza e il possesso si fissano negli sguardi ritratti. E' il realismo che ha la pittura ad olio e la relazione che essa fissa col capitale attraverso "la tattilità, la tessitura, la solidità, la lucentezza di ciò che rappresenta. Il reale come ciò su cui si possono mettere le mani. E per il proprietario le immagini sono un sostegno alla sua visione di sé. Egli rinviene in esse la maschera della propria nobiltà". Sembra non esserci allora uno spazio terzo nel quale intravedere una neutralità, una distanza chiara e pacifica nel seno di quest'approccio. Anche l'arte viaggia e ha viaggiato nella valigia del potere, sigillando stilemi e condizioni sociali. Ed è un adagio che si compie spietatamente nella magnifica analisi sul concetto di pubblicità, territorio di somma velenosità sociale, di disuguaglianza e ferocia: "La pubblicità maschera ciò che di NON democratico vi è nella società. Per la pubblicità conta una vita al di là del conflitto". Straordinario! Berger apre mente e cuore, sempre.
Un testo meraviglioso. Si tratta di un vero e proprio percorso di formazione ed educazione dello sguardo e di come l'arte viene costantemente filtrata da esso. Cinque saggi sono testuali (anche se accompagnati da immagini) mentre due sono solo visivi: è il lettore stesso a dover ricostruire, guidato dalle opere, la tesi sottesa - o, se vuole, a crearla dal principio. Oltre a ciò il testo è estremamente attuale: molte trattazioni riguardano il tema del denaro e del potere (di come questi abbiano influenzato pesantemente gli artisti) e una la pubblicità. Consigliato a chiunque voglia mettersi in discussione e, soprattutto, voglia combattere quel fenomeno moderno che ci porta a guardare di tutto senza alcun filtro critico.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore