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Mi scuso con gli altri lettori che ne hanno dato entusiastici apprezzamenti ma, sicuramente hanno ragione loro, io ho trovato arduo entrare nella lirica del testo. La prosa è interrotta dalla poesia e viceversa e questo mi ha creato difficoltà nel restare centrato al racconto. Sicuramente siamo lontani dal Rilke di "lettere ad un giovane poeta" che mi aveva fatto innamorare del poeta.
Definire quest'opera è difficile. Un compito arduo che non dipende dall'esperienza del lettore, bensì dalla caratura dell'autore stesso che sottopone a chi impugna questo volume ad un viaggio tra i vorticosi pensieri che Malte mette per iscritto nel corso della sua vita. Un insieme di paure, pensieri, umori, immagini, suoni che portano a diverse sensazioni. Certo è che l'intento di Rilke è di sottolineare il senso di vuoto che affronta il suo protagonista, altrettanto certo è la fatica del lettore nell'impersonificarsi in esso.
Definire I quaderni di Malte Laurids Brigge è una impresa ardua, sia per una difficoltà oggettiva, insita proprio nell’opera che è una poesia in prosa, sia perche Malte e Rilke sono la stessa persona , c’è una identità tra il compositore e il protagonista assolutamente imbarazzante. Come fai a scindere la mente, lo spirito, i pensieri, le sensazioni, le paure , i desideri , i ricordi, le divagazioni di questo poeta inquieto, di questo “naufrago dell’inquietudine”, come è stato giustamente definito? E’ qualcosa di impossibile; si può solo tentare una misera messa a punto delle impressioni che si hanno alla prima lettura. Certo; perché questo è un libro che andrebbe letto minimo una seconda volta. Difficile è definirlo un romanzo, semmai è una narrazione in prima persona, un diario, che non ha un argomento ben preciso né uno sviluppo consequenziale. Il giovane Malte si auto racconta attraverso una serie di ricordi, anzi di ricordi sovrapposti, di riflessioni sull’infanzia, sull’amore e soprattutto sulla morte; un viaggiare con la mente là dove ci si può perdere ma anche dove ci si può ritrovare magari in una preghiera, in un atto di fede, nella consapevolezza di essere vivo!
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