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«Guglielmo d’Asburgo, il Principe rosso, portò l’uniforme da ufficiale austriaco, le decorazioni di corte dell’arciduca asburgico, l’abito semplice dell’esule parigino, il collare dell’Ordine del Toson d’Oro, e di tanto in tanto un vestito da donna; sapeva maneggiare una sciabola, una pistola, un timone cosí come una mazza da golf; frequentava le donne per necessità e gli uomini per piacere; parlava l’italiano ereditato da sua madre l’arciduchessa, il tedesco da suo padre, l’inglese dai suoi regali amici britannici, il polacco del Paese che suo padre desiderava reggere e l’ucraino della nazione cui egli stesso ambiva. Non era un innocente, ma del resto gli innocenti non fondano nazioni».
«Timothy Snyder è uno degli storici dell’Europa Orientale piú originali e notevoli della sua generazione». - Timothy Garton Ash
«Una combinazione di ricerca accurata, vaste conoscenze e ottimo stile. Un’opera fuori dal comune». - John Lukacs
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Guglielmo d’Asburgo (1895-1948) era l'ultimo figlio dell’arciduca Carlo Stefano e di Maria Teresa d’Asburgo-Toscana. Era cresciuto in un mondo in cui c'erano alcuni imperi. Dopo la prima guerra mondiale l'impero Asburgico si sarebbe sgretolato mentre quello russo si sarebbe trasformato in Unione Sovietica. Prima della guerra l'Ucraina era divisa tra i 2 imperi. Per qualche anno Guglielmo pensò di poter diventare principe di un'Ucraina unificata nell'ambito dell'Impero Asburgico. Si erano affermati i nazionalismi in Europa e trasformare ogni nazione in uno stato secondo gli Asburgo avrebbe reso l'Europa un'accozzaglia di stati e staterelli deboli: le politiche nazionali avrebbero potuto svolgersi meglio entro confini di un impero tollerante, con Parlamento e la libertà di stampa, come quello che aveva Vienna come capitale. Durante la guerra i nemici degli Asburgo, russi, francesi, britannici e americani, pilotarono i vari sentimenti nazionali contro l’impero asburgico che fu smembrato. Dal 1917 Guglielmo aveva assunto il comando delle truppe dell'Ucraina, combattendo in prima linea. Si era impegnato a costruire una coscienza nazionale tra i contadini e li aiutò a conservare la terra che avevano faticosamente strappato ai ricchi. Era diventato una sorta di leggenda, il principe rosso, che amava la gente comune. Nell'Ottobre 1918, Guglielmo si avvicinò alla Repubblica popolare dell'Ucraina occidentale , che si fuse l'anno successivo con la Repubblica popolare ucraina . A quest'ultimo giurò fedeltà e divenne colonnello dell'esercito della Repubblica, ma rinuncia al titolo dopo il trattato di Symon Petljura con la Polonia nel 1920, che considera un tradimento dell'Ucraina occidentale. Nel 2022 si recò in esilio in Spagna. Durante la seconda guerra mondiale fu schierato a favore dell'indipendenza ucraina. I sovietici, che volevano annettersi l'Ucraina, lo accusarono di essere una spia degli inglesi e nel 1947 lo misero in carcere dove morì l'anno successivo.
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