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Il racconto esuberante e sincero delle avventure, e disavventure, sessuali di Isadora, con le sue osservazioni penetranti su matrimonio, maternità e ambizione, continua oggi a provocare e ispirare, restando un'icona della scoperta di sé e dell'emancipazione femminile.
«Ho il presentimento che questo libro diventerà un caso letterario, e che grazie a esso le donne troveranno la loro voce e ci regaleranno indimenticabili romanzi sul sesso, la vita, la gioia e l'avventura» – Henry Miller
«Supera i confini della letteratura femminile diventando un "Ulisse" dei giorni nostri, con un Bloom donna che inciampa e annaspa, ma che alla fine riesce a cavarsela» – The Wall Street Journal
Pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1973, Paura di volare ha destato da subito scalpore, alimentando le fantasie dei lettori e infiammando il dibattito sul sesso e le donne. John Updike ha scritto che Isadora Wing «riserva al corpo maschile più parole gentili di ogni altro autore dai tempi di Fanny Hill». Il racconto esuberante e sincero delle avventure, e disavventure, sessuali di Isadora, con le sue osservazioni penetranti su matrimonio, maternità e ambizione, continua oggi a provocare e ispirare, restando un'icona della scoperta di sé e dell'emancipazione femminile. Prefazione di Lidia Ravera. Postfazione di Mario Andreose.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Letto per curiosità. Il tema non è solo la liberazione sessuale della donna ma liberazione in senso generale: dalle convenzioni, dagli obblighi sociali, dalla mentalità preindirizzata. Certamente spiazzante e scandaloso per il periodo in cui fu pubblicato, letto ora fa l'effetto delle commedie sexy che passano oggi in TV. Merita comunque di interesse Vito 7+
Un bel romanzo, tagliente e insolente. Se negli anni ’70 ha fatto scandalo, leggerlo oggi più che scandalizzare suscita una educata tenerezza. Rimane comunque una storia scritta con intelligente ironia da una scrittrice colta e raffinata, illuminante e per niente banale, utile alle donne di tutte le età per ricordare loro quanta strada è stata fatta e quanta ancora ne rimane da fare per raggiungere la vera “parità”.
Un libro che racconta le ambizioni, le speranze e a volte i timori delle donne che volevano emanciparsi – almeno nella vita privata, come narrato nel libro - in quel decennio straordinario di lotte, conquiste e stravolgimenti sociali che furono gli anni ’60 e ’70. Isadora, la protagonista della storia, da voce a tutte quelle donne, ma è un personaggio incompiuto in quanto prima attira gli uomini, poi è incapace di scegliere. L’autrice, dunque, delinea una protagonista che è ben lontana dall’emanciparsi, sia dalla società sia da se stessa e dalle sue insicurezze. Mi aspettavo di più da un libro che ha venduto milioni di copie.
Recensioni
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