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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
Libro vincitore del Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante 2022
«Ho sognato l'odore tuo, il sangue tuo.»
Il nord del Cile all'inizio degli anni Venti del Novecento è la terra promessa per una comunità di emigranti italiani. Minatori, che hanno colonizzato i villaggi di quella sterminata pampa. Gregorio Zafarone, operaio all'officina Porvenir, scrive per i suoi compagni analfabeti le lettere da mandare alle famiglie in Italia. Le sue, però, indirizzate a Berto Macaluso, giovane fornaio di Palmira, paese dell'entroterra lucano di cui sono entrambi originari non hanno mai ricevuto risposta, fino al giorno in cui tutto cambia. Le sue parole raggiungono Berto, chiuse in una busta in cui è intrappolata una mosca e lo spingono a partire per il Cile.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Storia appassionante di migrazione e avventura. I miti, le leggende e le credenze avvolgono questo romanzo. Una vera sorpresa.
Il libro suggerisce e stimola visioni di un altro tempo, rimanendo tuttavia vicino a tematiche attuali. L'amore e la speranza, interconnesse al tema del viaggio,diventano un filo narrato che unisce. La trama viene spiegata con un linguaggio così cadenzato e ritmico, quasi come una ninna nanna melodica, tale da teletrasportare il lettore in un mondo mistico e sensoriale. Consigliatissimo!
Io questo libro l'ho praticamente divorato... Siamo nel 1921 ma potrebbe anche essere oggi: il tema dell'emigrazione che molto spesso purtroppo è sinonimo di fuga e disperazione, il tema delle morti bianche, più attuale che mai, i soldi che diventano una garanzia di potere (e corruzione)... E una storia d'amore contrastato che per i romantici come me non può che tenerti col fiato sospeso fino all'ultimo. Insomma, un libro pieno di spunti su cui riflettere, accompagnato da una scrittura fluida e leggera, quasi musicale oserei dire. Assolutamente consigliato
Recensioni
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