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Anno edizione: 2004
Anno edizione: 2015
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Letto sotto per scuola sotto consiglio della professoressa di italiano. Una storia particolare che non pensavo potesse sorprendermi positivamente. È talmente breve, tra l’altro, che ne consiglio la lettura davvero a tutti.
Se esistono gli anti-eroi allora esistono le anti-fiabe, e questa secondo la definizione che mi sono appena inventato, lo è. Ho adorato la prima parte (è diviso in 3 capitoli), ho adorato il rapporto tra fratello e sorella, come cambia nel tempo, la vita quotidiana, la stanza di Gregor e come si modifica nel tempo. Si possono trovare parallelismi con la vita e il lavoro alienante, con la malattia o particolari condizioni disabilitanti, il cambiamento, la morte. La Morte. Un racconto che ho visto attraverso un filtro seppia. Secondo me Kafka è uno scrittore dalla sensibilità ultra-umana, capace di descrivere con dettagliato sentimento la deviata complessità delle persone, Kafka dipinge la famiglia moderna e la inserisce in un racconto per tutti, corto ma efficace. Tragicomico e Desolato.
Il mio non è propriamente un commento sul libro in sé. “La metamorfosi” di Kafta è un libro abbastanza noto. Profondo, intenso, fortemente allegorico. Personalmente non mi è piaciuto ma ne riconosco il valore e la “forza simbolica”. Tuttavia, come ho già detto, non mi è piaciuto. Non è un’opera che appassiona o attira. È intrigante per certi versi e può invitare qualcuno a riflettere, ma ad altrettanti e di più susciterà noia o disinteresse. Sicuramente, al contrario di certi professori, non lo farei leggere a dei ragazzi già poco predisposti alla lettura.
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