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L'edizione è molto curata, con disegni semplici, ma efficaci. Le parole scivolano via leggere, ma in realtà a tratti (molto sovente) fanno sorridere e a tratti fanno riflettere. Alcuni finali di capitolo sono davvero inaspettati ed emozionanti. Sembra di cogliere, in molti angoli descritti, la città di Torino, ma in effetti non è importante se Marcovaldo viva in una città che esiste realmente: ciò che gli succede, grazie alla fantasia e alla sensibilità dell'autore, potrebbe avvenire quasi in ogni città del mondo. Belli anche alcuni personaggi collaterali.
Curiosamente l’opera assume le caratteristiche del concerto di Vivaldi, le Quattro Stagioni, solo che qui queste stagioni (Primavera, Estate, Autunno, Inverno) sono ripetute ben CINQUE volte, quasi a ricordare che le stagioni si rinnovano in modo quasi perenne. Ogni stagione è ricca di eventi e di situazioni raccontate, a volte fantasiose, a volte tristi e quasi grottesche. Ce n’è una che primeggia su tutte, per ironia e inventiva: è “La Cura delle Vespe”, in cui uno scatenato Marcovaldo cura i dolori reumatici di persone anziane facendoli pungere (sulla schiena e sulle natiche) da vespe inferocite. Cura dolorosa ma salvifica, tanto che Marcovaldo e famiglia ne fanno un’attività quasi commerciale. E ci sono racconti quasi surreali, in cui ad esempio Marcovaldo cattura un coniglio sperduto per poi scoprire che è infetto e inseguito da una torma di medici e infermieri che vogliono evitare il diffondersi di un’epidemia. In un altro racconto fantasioso Marcovaldo, a caccia di gatti sui tetti, finisce nel ventre di un aereo diretto a Bombay e Calcutta. In un certo senso queste breve storie assomigliano ai racconti di Renato Fucini (e.g. Le Veglie di Neri,1877-1881) ambientati nella campagna toscana, racconti che gli anziani, nelle serate invernali, snocciolavano ai giovani seduti attorno al caminetto. E’ questo il sapore che conservano queste brevi novelle. Si leggono comunque con piacere e lasciano un sapore di appagamento nel lettore.
Italo Calvino non delude mai. La creatività con cui riesce ad architettare storie mi stupisce sempre. Un visionario, un uomo geniale. Questo libro mi ha colpita sin dalle prime battute, mi sono immedesimata con Marcovaldo. L’edizione è fantastica, parole intervallate da magnifiche illustrazioni. Consigliato
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