Jamie è cresciuto nel pub dei genitori, profondo Essex. Frenato a scuola dalla dislessia, ha optato per il Westminster Catering College. L'incontro con lo chef londinese Gennaro Contaldo e l'approdo al RiverCafé hanno fatto il resto. La carriera Iv è iniziata otto anni fa con The Naked Chef, poi sono venuti Jamie's Kitchen, Oliver's Twist e la variante turistica Jamie's Great Escape. Con il programma School Oinners gli è nata l'ossessione per i pasti a scuola e ha cominciato a contestare il governo laburista sulla qualità del cibo delle mense. La prima mossa del nuovo ministro per l'Istruzione, Alan Johnson, è stata assicurare un nuovo codice di alimentazione per elementari e medie, come richiesto dal «celebrity chef». Oliver aveva già fatto qualcosa di buono per i ragazzi: il «Fifteen charity restaurant», dove 15 giovani disadattati trovano un'alternativa di vita tra i fornelli. Ne ha aperto uno ad Amsterdam nel 2004, uno in Cornovaglia il mese scorso e a settimane ne partirà un altro a Melbourne, Australia. Alle figlie Poppy Honey e Daisy Boo, Jamie dice sempre che «grandi cuochi non si nasce: è tutta una questione di scoperta».
Ha pubblicato 7 libri di cucina e il primo titolo The Naked Chef, letteralmente, è all'origine del suo soprannome, che rimanda anche alla sua idea di essenzialità in cucina, Il mio giro d'Italia, La mia cucina naturale.