Ishmael Reed è uno scrittore statunitense. Tra le voci più originali dell’avanguardia afro-americana, si è affermato con il romanzo I becchini indipendenti (The free-lance bearers, 1967), dissacrante parodia degli stereotipi della cultura americana. Nelle opere successive, Western radiofonico essenziale (Yellow black radio broke-down, 1969, nt), Mumbo Jumbo (1969), Gli ultimi giorni della salsa di peperoncino (The last days of Louisiana red, 1974, nt), Fuga in Canada (Flight to Canada, 1976, nt), I terribili tre (The terrible threes, 1989, nt), Giapponese di primavera (Japanese by spring, 1993, nt), la satira storico-politica si esprime in un’ardita scrittura che, sovvertendo le convenzionali strutture grammaticali e linguistiche, dà vita a un gioco rocambolesco di avvenimenti surreali, riti voodoo e vicende magico-comiche. Tra i bersagli della sua satira le stravaganze reaganiane e l’estremismo femminista. Ha pubblicato anche volumi di saggi (Stendere i panni sporchi, Airing dirty linen, 1993, nt) e raccolte di versi, in parte confluite in Poesie nuove e scelte (New and collected poetry, 2007, nt). Nel 2003 è uscita una sua originale guida alla città di Oakland e alle comunità multietniche che la abitano (Blues City. Una passeggiata a Oakland, Blues City. A walk in Oakland, nt).