Edgar Morin è sociologo, filosofo e saggista francese di origine ebraica. Iniziatore del “pensiero complesso” - la necessità di una nuova conoscenza che superi la separazione dei saperi presente nella nostra epoca e che sia capace di educare gli educatori ad un pensiero della complessità -, è uno dei più grandi intellettuali contemporanei.
Ha partecipato alla Resistenza (rinunciando agli studi universitari) assumendo il cognome della sua futura moglie: Morin. Ha preso parte a movimenti anarchici, pacifisti e libertari e al Partito Comunista Francese, da cui è stato espulso nel 1951.
Negli anni Cinquanta è stato ricercatore presso il C.N.R.S. (Centre national de la recherche scientifique) compiendo studi sul divismo, i giovani e la cultura di massa. Oggi è il direttore per la sezione scienze umane e sociali.
Nel 1956 ha fondato la rivista «Arguments», trattando i temi politici centrali degli anni Cinquanta e Sessanta. Nel 1967, con Roland Barthes e Georges Friedmann, ha fondato la rivista «Communications», di cui è tuttora co-direttore. Nel 1969, un soggiorno al Salk Institut lo ha messo in contatto con la teoria dei sistemi che ha influenzato profondamente le sue ricerche epistemologiche.
Attualmente è Presidente dell'Associazione per il Pensiero Complesso, con sede a Parigi, e Presidente dell'Agenzia europea per la Cultura (UNESCO).
Nel 2012 è stato insignito del Premio Scanno per la sociologia.
Meltemi ha pubblicato I fratricidi (1997), I miei demoni (1999), Introduzione a una politica dell’uomo (2000) L’uomo e la morte (2002) e Lo spirito del tempo (2017).
Nel 2023 esce per Cortina L'avventura del metodo. Come la vita ha nutrito l'opera.