Marina Gersoni, più conosciuta con il cognome del marito, Jarre, è nata a Riga nel 1925 da padre ebreo e madre valdese. Si è trasferita in Italia con la famiglia all'età di dieci anni e ha studiato a Torino, dove si è laureata in Letteratura cristiana antica. Ha lavorato come insegnante di francese e avuto quattro figli. Ha scritto romanzi, racconti, testi teatrali.
Ha esordito in ambito letterario nel 1955, con un racconto pubblicato dalla rivista «Il Ponte». Dopo i racconti per bambini raccolti in Il tramviere impazzito (1962), ha pubblicato nel 1968 il suo primo romanzo, Monumento al Parallelo (ripubblicato nel 1971 con il titolo Un leggero accento straniero) e nel 1971 Negli occhi di una ragazza, in cui si conferma la sua vocazione a un’attenta e intensa ricerca psicologica. Tra le opere successive, Viaggio a Ninive (1975), La principessa della luna vecchia (1977), I padri lontani (1987), minuziosa e frammentata ricostruzione della storia personale dell’autrice, La guerra degli altri (1988), il volume di racconti Quattro storie con fantasmi (1990), Tre giorni alla fine di luglio (1993), romanzo dalla tessitura complessa, in cui l’atmosfera di imperturbabile calma nella quale sono calati i personaggi sottende improvvise frantumazioni esistenziali, Un altro pezzo di mondo (1997) e Ritorno in Lettonia (2003), resoconto del ritorno in patria dopo quasi settant’anni dalla fuga. È morta a Torino il 3 luglio 2016.