(Firenze 1930-2002) critico italiano. Ha svolto ampie ricognizioni su paesaggi letterari italiani ed europei. Dopo Il petrarchismo italiano nel Cinquecento (1957), che rimane uno degli studi fondamentali sull’argomento, ha concentrato i propri interessi soprattutto su temi di letteratura otto-novecentesca, con felicità di scrittura e forte inclinazione alla critica militante, che ha esercitato con giudizi tanto acuti quanto personali. Si vedano la raccolta di saggi vari Letteratura e verità (1963), la monografia Bontempelli (1967), I critici italiani del Novecento (1968), Le idee correnti e altre idee sul Novecento (1969), Libretti d’opera e altri saggi (1974), Tozzi moderno (1993), La musica in italiano. Libretti d’opera dell’Ottocento (1997), Il male nell’ordine. Scritti leopardiani (1998), Novecento passato remoto. Pagine di critica militante (2000), Trasferte. Narratori stranieri del Novecento (2001), Ottocento come noi. Saggi e pretesti italiani (2003). Da ricordare le antologie di ottimo livello da lui curate: Lirici del Cinquecento (1957), Poeti minori dell’Ottocento (1958, 1963), nonché la raccolta Tutti i libretti di Verdi (1975) e la curatela delle Opere di Papini (1977) e Bontempelli (1978). Nel volume I quadri da vicino (2004), uscito postumo, sono riunite pagine dedicate all’arte figurativa, avvicinata con sensibilità libera da concettualismi e pregiudizi. È stato collaboratore di riviste («Paragone») e quotidiani («Il Tempo», «Il Giornale», «Il Corriere della Sera»).