Scrittore italiano, insieme a Carlo Fruttero nella sigla Fruttero & Lucentini con cui gli scrittori hanno firmato le opere del loro fortunato sodalizio: le collaborazioni giornalistiche, le traduzioni e soprattutto i romanzi, elaborati con un attento dosaggio di vari ingredienti (citazioni, giochi metaletterari, arguta e ironica osservazione del reale) e di immediata presa sul lettore: La donna della domenica (1972), A che punto è la notte (1979), Il palio delle contrade morte (1983), L’amante senza fissa dimora (1986), La verità sul caso D. (1989), Enigma in luogo di mare (1991). Hanno riunito una serie di cronache satiriche in diversi volumi, tra i quali: La prevalenza del cretino (1985), La manutenzione del sorriso (1988), Il ritorno del cretino (1992). Del 1993 è Incipit, raccolta degli incipit celebri, curiosi, buffi o semplicemente di grande efficacia, di centinaia di opere letterarie. Lucentini ha esordito col romanzo breve I compagni sconosciuti (1951) e ha svolto, come Fruttero, attività di traduttore. Ha poi fatto parte del Gruppo 63 e ha maturato un periodo di ricerca sperimentale (Notizie degli scavi, 1964). F. & L. si sono anche occupati di fantascienza, come direttori della rivista «Urania» e come curatori di diverse raccolte di racconti. Nel 2018 esce per Mondadori Il cretino è per sempre. Viaggio d'autore nell'Italia che non cambia mai.
(dall'Enciclopedia della Letteratura Garzanti)