L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Promo attive (0)
«Tornano le meravigliose poesie di Maraini» – Il Venerdì
In una nuova edizione curata dalla figlia Toni, torna il capolavoro d'invenzione letteraria di Fosco Maraini, un'avventura della fantasia che ha stregato, e continua a farlo, i lettori di ogni età.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
In altra fiata il sire rece nuove frasi, indi stavolta non può più "recensire". Spegniam fiaccole vane su ogni trattino in riga, tutto s'ascende caro nell'ossequio, tutto lambisce soli e schiariture, tutto s'elide e sbinarizza sull'usitato tonfo plasmonato. Bisogna che sdreneggi l'ossatura, che s'inderagli il canto e il contraccanto, a cantizzar cazzate come adesso, me misero infranto e me medesimo in soliloqui più che fognativi. Me menomando sgerundiato, me merdinesco al tuo altarone, Fosco, me musico gronfio a tombinesca sorte. Così leggeri si affontanano i muri, così al latrato si altarizza il dorso, e voci e penne stridulano nella via come chi dice ahi mentre rassogna. Era che si tentava appunto un Foschizzare, gretto imitar di verbo a schiumar bile, giacchè irraggiunta fu codesta stanza a passo di lettor che vi accosteggia. Lasciar che Chisciottizzi una lanterna, lasciar che un ruggitare si ronzini, mogia stesura agli scirocchi opposti. Mentre di lato sfiamma rassegnata una palude d'encomi menomati; oh Fosco caro, Mastro di mete senza eredi, Dove s'andrà per questo sentierismo? Dove sconduce il periglioso graffio? Scucir sillabe adunque si sfrabatta, per quel che serve un mozzico d'omaggio, "rumando cianciafraglie e cacaloge". Ahi roghi, Ahi righe, Ahi righi miei che strango a bidolar, fusilli sintassati di sconciume, che merce in avaria spurga e disfiata, quale ruttar orsù qui si raddisfa. Il dire non saprei indove stombina, dove si svuota lo spiretar gonfiesco. Povero bastardazzo narcisato che ora beli, abietta vaneltà svisceratrice, come suole, cavillo sgretolato di nessumi, di butterato eloquio banditastro. Giunto al disapprodo mi trapasso, infilzo lebbra a queste gesta magre, e qui m'inchino alla tua vena aperta, come un goffo barlume tenta il sole. Come chi slarghi la strettoia con tenaglie illuse tenaglie, brulla smandripoltiglia al cospettone. Gnosi di irrilevanza epigonale.
Pessima edizione incomprensibilmente priva delle fondamentali note dell'autore rispetto alla precedente pubblicazione. Mi meraviglio che la Nave di Teseo abbia licenziato un libro incompleto!
L’originalità assoluta della raccolta è stata messa in luce da molti critici e linguisti, poiché in essa il lavoro compositivo si concentra sulla parola, e più specificamente, sul suo suono. All’autore non interessava tanto il significato trasmesso dal messaggio poetico, bensì la sua ricezione uditiva, lo sconcerto e la divertita riflessione provocate nel pubblico dall’ascolto. Procedimenti e obiettivi di tale metodo di scrittura venivano così illustrati nella Premessa: “Proponi dei suoni ed attendi che il tuo patrimonio d’esperienze interiori, magari il tuo subconscio, dia loro significati, valori emotivi, profondità e bellezze. E dunque la parola come musica e scintilla”. Poesia sonora, quindi, e musicalmente suggestiva, in cui l’effetto straniante è dato dall’accostamento o dalla fusione di termini conosciuti con altri inventati, privi di senso, spesso parodianti la letteratura colta. Le Fànfole chiedono di essere recitate ad alta voce, magari cantate, e interpretate attraverso l’intervento decodificante del lettore, la sua partecipazione diretta nello sbrogliare il canovaccio dei rimandi lessicali, delle onomatopee, delle assonanze-dissonanze, delle etimologie, delle rime. Poesia tangenziale e bipolare, secondo la definizione del suo creatore, che così la decantava: “Il linguaggio comune, salvo rari casi, mira ai significati univoci, puntuali, a centratura precisa. Nel linguaggio meta semantico invece le parole non infilano le cose come frecce, ma le sfiorano come piume, o colpi di brezza, o raggi di sole, dando luogo a molteplici diffrazioni, a richiami armonici, a cromatismi polivalenti, a fenomeni di fecondazione secondaria, a improvvise moltiplicazioni catalitiche nei duomi del pensiero, dei moti più segreti”.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore