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Bel libro, un agevole rassegna delle teorie della giustizia, scritto bene e molto interessante anche perché carico di esempi pratici. Io l'ho letto per un esame universitario però è adatto a chiunque sia interessat* all'argomento
Prima opzione: la giustizia è fondamentalmente una questione di utilità generale, «misurabile» in termini di minimizzazione dei costi (dolore) e massimizzazione dei benefici (piacere) per il maggior numero possibile di individui? E, in tal caso, è possibile concordare sulla scala di valori da perseguire collettivamente, ossia su quello che si intende per dolore e piacere, o anche per costo accettabile e beneficio irrinunciabile? Seconda opzione: la giustizia consiste nel permettere a ciascuno, oltre che di godere di alcuni diritti inalienabili ed universali, di stabilire da sé il valore morale degli obiettivi da perseguire, massimizzando insindacabilmente la libertà di scelta? Lʼautore si schiera per una terza versione della giustizia, che affonda le sue radici più remote nella visione aristotelica della virtù: non cʼè vera giustizia se non allʼinterno di un quadro etico basato sulla continua negoziazione della definizione del «bene comune» e dello sforzo teso al suo perseguimento, senza pretendere che il dibattito presupponga unʼasettica presa di distanza dai valori religiosi e morali individuali e collettivi. Al di là del rigore dialettico delle argomentazioni e di qualche passaggio un poʼ più ostico, non si tratta di un testo per specialisti, tuttʼaltro. E ai lettori, comunque essi si schierino sulle varie questioni, la godibilità viene assicurata dalla varietà e dallʼeterogeneità degli esempi addotti per dare concretezza alla discussione delle tesi. Alcune volte si discetta su dilemmi etici teorici, come il famoso «dilemma del carrello ferroviario» elaborato da Philippa Foot nel 1967, altre su episodi di cronaca, come quello di Unabomber denunciato dal proprio fratello, altre ancora su questioni fortemente «divisive», come la gravidanza surrogata, la discriminazione positiva, il rapporto tra patriottismo ed universalismo, la legittimità dellʼaborto, il suicidio assistito, la vendita consensuale degli organi eccetera.
Libro molto interessante, l'ho acquistato per il mio corso all'università in giurisprudenza. Molto adatto alla filosofia, spiega in modo chiaro tramite motli esemli i vari concetti. Gradito e consigliato
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