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È giunto il momento di capovolgere la prospettiva. È tempo di considerare l’ondata migratoria come avamposto di un mondo in accordo. Se l’intera ‘Unione’ si facesse protagonista di una svolta del genere potrebbe nascere una feconda interazione tra quel grande capitale umano e il capitale di conoscenze e risorse del vecchio continente.
Questo libro è stato scritto mentre imperversava la disumana ‘chiusura dei porti’ imposta dal governo italiano allora in carica a danno di profughi in fuga dall’inferno libico. Quella pagina vergognosa della nostra storia recente, che ha macchiato l’onore del nostro Paese, è stata anche rivelatrice di un male antico e sempre latente: il lauto consenso che premia la demagogia xenofoba. Drammatica conferma di quello che Umberto Eco definì efficacemente il «fascismo eterno». La xenofobia sovranista ha fatto credere che la soluzione alle ondate migratorie sia «alzare il ponte levatoio». Ma la storia ci insegna che la vicenda degli spostamenti di masse umane coincide con la storia stessa del genere umano. È puerile volervi porre un freno ‘a mano armata’. Gli stessi Stati europei che ora indossano l’elmetto per chiudere le porte e i porti traggono origine da migrazioni di popoli che investirono – in un processo storico durato secoli – la struttura statale all’epoca considerata la più forte: quella dell’impero romano. Il Mediterraneo – oggi cimitero a cielo aperto –, che l’imperialismo europeo per lungo tempo ha diviso in colonizzati e colonizzatori, era stato molto prima, e per un tempo non breve, un’area politicoculturale unitaria. Può tornare a esserlo se sapremo ripensare radicalmente la troppo augusta, arroccata e qua e là incrinata, ‘unione’ europea.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Quest'opera di Luciano Canfora è un libello libertario e a favore dei diritti dei migranti, contro l'ottuso sovranismo di Salvini&Co che riporta indietro nel tempo ad inquitanti scenari. Libri come questo di Canfora oppure come "Il fascismo eterno" di Umberto Eco ci ricordano la storia e ci dicono come stanno le cose ance rispetto al dettato costituzionale, come è nel caso dello scritto di Canfora. E' un libro che tutti dovrebbero leggere, che dovrebbe essere studiato dagli insegnanti e che dovrebbe essere fatto leggere nei Licei per riportare alla memoria ciò che è importanti ricordare e per tenere sempre a mente le lezioni della storia. Si tratta di qualcosa che difetta ai new media tutti concentrati sulfatto presente e sulla loro collocazione nella scacchiera delle opposte fazioni. I media e i giornalisti della carta stampata non si interessano mai - al giorno d'oggi - ad un approfondimento autentico ed hanno una memoria culturale e storica corta, se non assente. Mi piacerebbe sinceramente che tutti facessero tesoro delle parole di Canfora, come anche del testo di Eco che, pur contestato aspramente da alcuni storici, offre spunti di riflessioni su alcune tendenze latenti ed universali di autoritarismo che egli descrive con il termine di "ur-fascismo", sempre pronte a risorgere e a diventare virulente se solo gli si lascia spazio. Canfora spezza una lancia a favore del principio secondo cui la furba ottusità del sovranismo può essere sconfitta con la cultura e con la conoscenza storia e dei fatti in genere, nudi e crudi, al di là di interpretazioni tendenziose. Ho visto due recensioni su IBS non lusinghiere, ma a me il testo è piaciuto: è un testo che essenzialmente vuole fornire spunti all'approfondimento. Una lunga dissertazione dottrinale dei punti trattati non avrebbe giovato al suo scopo che è essenzialmente quello di divulgare un pensiero più articolato e completo sul tema delle migrazioni e su quello dell'atteggiamento nei confronti dell''"Altro".
Considerazioni interessanti, ma visto l’ autore mi sarei aspettato qualcosa di più
Stimolato dall'autorevolezza dell'autore, purtroppo il libretto si riduce a qualche, isolata, interessante considerazione. Il resto è abbastanza scontato
Recensioni
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