Diario di un condannato a morte racconta gli ultimi otto anni dì vita di William Van Poyck, detenuto nel braccio della morte della Florida, tra il 17 aprile 2005 e il 12 giugno 2013, giorno della sua esecuzione tramite iniezione letale
Cara Lisa, se stai leggendo questo, me ne sono andato dalla Terra. Ho espiato le mie colpe. Quando avrai asciugato le tue lacrime, come spero, guarda verso il cielo e sorridi quando pensi a me, finalmente libero. Anche se mi sono allontanato dal mio vincolo fisico, la mia anima vivrà oltre ogni tempo, senza confini, e volerà tra le stelle. Nonostante i miei molti difetti ed errori commessi sulla Terra, sono stato fortunato a essere amato da tante anime speciali che hanno visto nel mio cuore, oltre i miei errori. Sappi che nelle ultime ore è stato questo amore ad aver sostenuto il mio spirito e ad avermi portato la pace. L’amore, come le nostre anime, è eterno e per sempre ci lega. Ci ritroveremo, per stare di nuovo insieme. Fino ad allora, sappi che ti ho amato tanto! Con affetto, Bill
Il libro, partendo dalle lettere che William ha inviato alla sorella Lisa, mette a nudo tanti episodi di vita nel braccio della morte, portando alla luce maltrattamenti, condizioni estreme, privazioni di diritti e abusi di potere difficilmente immaginabili per un lettore "libero". Le considerazioni di William non sono mai banali e ci conducono in un mondo parallelo e nascosto dove i detenuti, alle prese con la costante paura di morire, sono costretti a trovare un senso alla loro vita "a tempo determinato".)
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