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Ho visto questo film almeno due volte e mi colpisce sempre. È un pugno allo stomaco per noi occidentali che abbiamo un tal rifiuto della morte da spingerci persino a fingere che non esista. La civiltà post-cristiana, cancellando ogni rito comunitario (tra cui quelli funebri), ha finito per relegare la morte a un fatto strettamente privato, una dolorosa (e fastidiosa) pratica da archiviare prima possibile. Su questo tema vi invito alla lettura di tre testi: i primi due, assai brevi, sono del filosofo Byung-Chul Han: “La scomparsa dei riti” (Nottetempo, 2021) e "La società senza dolore" (Einaudi, 2021); il terzo è il famoso saggio dello storico Philippe Ariès, “La morte in Occidente” (Rizzoli, 1998), nel quale si spiega bene come nella nostra società la morte sia ormai “proibita”. Eppure, come si afferma in questo film, “non c’è niente di più normale della morte” ed io sono convito che occorra tornare a portare i nostri bambini ai funerali dei nonni, tornare a considerare la morte come parte della stessa vita. L’aver cancellato la morte ha procurato enormi danni psicologici, non ha fatto altro che creare individui fragili e impreparati all’ineluttabilità di essa. Inoltre, la nostra civiltà contemporanea ha un rapporto contradditorio col corpo: da una parte lo idolatriamo, dall’altra lo disprezziamo profondamente come novelli catari intrisi di pensiero gnostico. L’Oriente, attraverso figure come quella del tanatoesteta descritta in questa pellicola, riesce ancora a dare la necessaria importanza alla ritualità e ad accompagnare i defunti nel viaggio verso l’aldilà, nella profonda convinzione che “la morte è un cancello” e con essa “non finisce niente”. Altro tema del film è quello dell’incomunicabilità (in questo caso tra padre e figlio) che attraverso la metafora dei sassi è descritta in modo assai poetico e commovente dal regista Takita. È un film che merita di essere acquistato.
Un blu-ray di buona qualità per questo ben riuscito film del 2008. Video buono, audio in DTS HD MA 5.1 anche per l'italiano e contenuti extra interessanti, in particolare il documentario sul rito del Nokanshi
Un film toccante che fa riflettere in quei momenti nei quali sembra tutto perduto. Da guardare in prossimità di una svolta.
Recensioni
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