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Film pedante e a tratti inconcludente.Solo discreto Pitt,eccellente anche se breve Gandolfini e sempre bravo il promettente McNairy.Gangster movie che non rientra però tra i migliori,anzi...
Noioso ed inutilmente volgare. Logorroica la caratterizzazione di improbabili personaggi, accomunati dalla piatta interpretazione di BPitt. Soggetto insipido, non sa dove andare a parare. La scena dell'esplosione dell'auto (comica) e quella dell'incidente (al rallentatore) sono le uniche degne di nota: 2 minuti su un'ora e mezza di film...
Ambientato nella Lousiana post-Bush, che si appresta all'avvento di Obama; due sgangherati malviventi locali decidono di rapinare una partita di poker clandestina, facendo ricadere la colpa sul gestore, reo di aver già compiuto tale crimine. La mafia, quindi, si affida a Jackie Cogan, killer glaciale, per cercare di riordinare i pezzi del puzzle... Il film è di una lentezza disarmante, sebbene la sua durata sia piuttosto breve. I dialoghi fanno pensare subito a Quentin Tarantino, ma mancano di quel seme di genialità tipico del regista di Knoxville, poichè sono pregni solamente di volgarità gratuita ed ironia spicciola. Il regista Dominik oltre che strizzare l'occhio al già citato Tarantino, si sofferma, in modo a tratti fastidioso su lunghi effetti speciali "slow motion" che potrebbero essere definiti al limite del sadico e che offrono allo spettatore un senso di incompiutezza. In realtà tutto il film lascia questa sensazione, in quanto accarezza solamente determinate tematiche, ma non entra mai nel profondo di esse. Gli stessi personaggi, tranne un Brad Pitt a mio parere nella parte, vengono gettati nella mischia e non contestualizzati a dovere (James Gandolfini su tutti). Anche il messaggio politico che il regista vorrebbe lanciare, rimane troppo in secondo piano rispetto alle intenzioni.
Recensioni
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