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In margine a questo libro, Savinio avverte il lettore che si tratta di «un libro discorsivo: un entretenimiento». E subito aggiunge che questa forma di «lungo e tranquillo conversare» è per lui la più ambiziosa, in quanto sottintende tutta la civiltà: qui «la fase cosmogonica della poesia – e del pensiero – è superata, sottintesa, e “taciuta”; per quel pudore che è regola rigorosa sul piano di questa superiore civiltà. Ormai non si opera più, non si cede più alla bassa ambizione di mettere le mani in pasta. Si rievoca soltanto. Si passa tranquilli, indifferenti, fra i ricordi che il dramma ha lasciato dietro di sé. E solo c’è voce per un discorso calmo. Poi, più oltre, più su, luogo non ci sarà nemmeno per un discorso; ma solo per il silenzio».
Una volta decifrato tale impeccabile cartiglio, che illustra non solo questo libro ma tutta l’opera di Savinio, siamo pronti a seguire questo «lungo conversare» che – ci accorgeremo presto – è anche un passeggiare: passeggiare per Milano, scoprendo in questa città (che Savinio si azzarda a definire «dotta e meditativa: la più romantica delle città italiane») una selva di associazioni, di figure, di fantasmi, di fatti. Per lo scrittore, Milano è una robusta, onesta stoffa su cui ricamare divagazioni. E la divagazione è per lui anche il pretesto per contrabbandare i frammenti di una sottile confessione autobiografica. Ovunque si spinga in questo suo urbano girovagare, Savinio è assistito dalla sua amica più fedele, l’ironia, intesa come «maniera sottile d’insinuarsi nel segreto delle cose», virtù tanto più necessaria a Milano, che si presenta come «città tutta pietra in apparenza e dura», mentre è «morbida di giardini “interni”». E, a fianco di Savinio, quale perenne compagno di conversazione riconosciamo un’ombra, il milanese Henri Beyle. Da lui, solo da lui, Savinio ha derivato un certo sguardo amoroso che si posa sui dettagli della città – e persino un gesto che ormai è una sfida dell’immaginazione, respirare «a pieni polmoni l’odore della sua cara città, ch’è l’odore di legno bruciato esalato dai camini e custodito dalla nebbia».
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Savinio è il gusto della divagazione intelligente, dell'associazione fresca delle idee e della scrittura vertiginosa. Uno scrittore unico nel nostro panorama letterario. Una figura più europea che italiana, e forse è questo il motivo per cui viene trascurato. Verranno tempi migliori. Intanto, per scoprire che Milano non è la frivola città a cui i suoi marchi l'hanno condannata, basta leggere questo libro per capire che per tutta la prima metà del Novecento Milano è stata la città in cui le idee correvano più veloci.
L’adorazione per la limpida Milano inizia con il curioso paragone proposto tra quest’ultima e Venezia, risaltando la funzione del vaporetto, lo strano dialetto veneziano facendo emergere l’espressione “Venezia la riconosci dal suo odore…l’odore delle acque”. Da qui si sviluppa un corposo confronto con le civiltà passate, le storie antiche. limpida prima della guerra e l’altra “insudiciata” dove la sua bellezza è stata danneggiata. “Ascolto il tuo cuore, città” è una lode a Milano, che in questo racconto rappresenta la sua amata; per il narratore essa non ha segreti e ogni suo angolo sembra parlare. Savinio che osserva e poi racconta i suoi ricordi, direi che può bastare per capire il grande fascino di questo libro immenso e senza pari. Ve lo consiglio caldamente se milanesi o non; tutti dovrebbero leggerlo.
Savinio l’ho scoperto grazie ad un mio carissimo amico, che in un suo commento diceva di frequentarlo ed interrogarlo da più di settant’anni. Incuriosita, gli ho chiesto lumi, ed i miei primi Savinio me li ha regalati lui. Su suo prezioso consiglio ho iniziato con Ascolto il tuo cuore città, un libro straordinario, dedicato soprattutto a Milano (ma si parla molto anche di Padova e Venezia). Savinio osserva, racconta, associa, ricorda. Un piccolo dettaglio diventa occasione per paragoni dotti e raffinati. Non è una lettura semplice, chiede molto al lettore, ma lo ripaga in modo indescrivibile. Confesso di essere molto felice di essere riuscita, involontariamente, a far proseliti con i miei commenti entusiastici. Diverse persone mi hanno scritto ed in molti hanno avviato un loro percorso di conoscenza-innamoramento verso questo straordinario autore. Assolutamente dovreste leggerlo.
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