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Anno edizione: 2018
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Dopo la lettura de “Il male oscuro”, che ho trovato un capolavoro, “Anonimo veneziano” mi ha convinto meno. Sicuramente negli anni Settanta un romanzo del genere aveva il pregio di essere di “rottura” (tenuto conto che l’idea originale di Berto, tradotta prima in sceneggiatura dell’omonimo film e poi in racconto, e’ precedente a “Love story”), ma letto oggi mi è sembrato un po’ troppo caricato: una relazione interrotta quella tra i due protagonisti, ma mai veramente finita, due amanti (anzi un marito e una moglie, ma il legame legittimo non li descrive per niente), che si rivedono dopo anni e scoprono di amarsi ancora, ma anche di detestarsi e che non esitano a ferirsi; lui (un vero uomo senza qualità) sta morendo di cancro al cervello (al polmone o al fegato sarebbe stato troppo banale) e vuole incontrare lei per l’ultima volta. Il tutto si svolge in una giornata di novembre in cui piove e in una Venezia che sta languendo o (per dirla con l’autore), che sta ritornando ad essere fango. Persino nei particolari il romanzo si muove nel segno della totale negatività: i due vanno nella trattoria che frequentavano una volta, ma (ovviamente) il cibo è scadente e loro praticamente non lo toccano; del resto un po’ di appetito avrebbe contrastato con l’atmosfera plumbea della vicenda. Insomma, troppo grigiore (nel paesaggio e nei personaggi), troppo scoramento, troppo disincantato, troppo dolore, troppa violenza psicologica per non fare insorgere il sospetto che tutto questo pessimismo non sia almeno in parte di maniera, anche se non ho dubbi che di dolore Giuseppe Berto se ne intendeva benissimo. Comunque lo stile è notevole e Berto si conferma uno scrittore di prima grandezza. Per quanto riguarda l’atmosfera e i sentimenti forse va a gusti….
E molto interessante lo consiglio vivamente
Un romanzo breve, ma intenso. Da gustarsi pagina dopo pagina. E’ sempre il meraviglioso Giuseppe Berto de “Il male oscuro”. E’ la storia di una coppia ormai divisa, ma mai divisa, anzi che forse non è stata mai così unita.
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