Settembre nero

Un bel romanzo di formazione scritto molto bene. E' sempre interessante leggere e capire come certe situazioni capitate a tutti noi durante la nostra infanzia e giovinezza possano poi essere determinanti per interpretare non solo i rapporti umani ma anche noi stessi. Molto bello il rapporto con la sorella Gilda. Bravo Veronesi

Questo libro avrebbe potuto essere bello ma per tante pagine (troppe) l'autore è troppo inconcludente. Sin dall'inizio il protagonista parla di questo evento che gli avrebbe sconvolto la vita e che gli avrebbe fatto perdere tutto quello che aveva; per arrivare a questo c'è una descrizione dettagliata della sua vita, ma fatta in una maniera poco interessante, con particolari per me noiosi e irrilevanti. Quando finalmente si arriva all'evento (ben oltre la metà del libro), questo viene descritto in maniera sbrigativa e distaccata, così come le conseguenze di quello che è successo. Per me sarebbe stato più opportuno fare il contrario, cioè perdere meno tempo sul prima e dare più importanza al durante e dopo. Il libro mi ha lasciato l'amaro in bocca, un'occasione sprecata.

Veronesi non delude mai. Scava dentro se stesso e dentro di noi, facendoci tornare alla potenza dei sentimenti e del sentire dei nostri dodici anni, ai rimpianti, ai ricordi, alla bellezza di un passato che ci costruisce. Un libro meraviglioso.