Un nucleo significativo di opere provenienti dal prestigioso Kröller- Muller Museum di Otterlo (che possiede una delle collezioni più complete del grande artista), arricchito dalle due straordinarie tele di Van Gogh della Galleria Nazionale di Roma (L'Arlesiana, da Gauguin, e Il Giardiniere, noto anche con il titolo di Contadino) offre un'occasione straordinaria per ripercorrere l'opera di questo straordinario maestro che ha saputo contrapporre al dolore e al profondo disagio interiore il coraggio e la forza del suo linguaggio artistico, davvero unico e inconfondibile nella sua tormentata espressività. Vincent van Gogh, il pittore maledetto che identifica completamente la sua arte con la sua vita, vivendo l'una e l'altra con profonda drammaticità. Un genio immortale, una delle figure più ammirate della storia dell'arte ma anche una tra le più tormentate. L'artista che muore solo e disperato, per essere glorificato solo dopo la morte. Il volume documenta l'intero percorso del pittore olandese seguendo un filo conduttore cronologico che fa riferimento ai periodi e ai luoghi dove il pittore visse: da quello olandese, al soggiorno parigino, a quello ad Arles, fino a St. Remy e Auvers-Sur-Oise, dove mise fine alla sua tormentata vita. I grandi capolavori dell'artista sono affiancati da un nutrito numero di disegni perché, come scriveva lo stesso Van Gogh, "Il disegno è l'origine di tutto" e nessuna esplorazione della vita e dell'opera di questo artista sarebbe completa senza uno sguardo ai suoi molti, incredibili disegni, tutt'altro che meri strumenti per la preparazione di più ambiziose opere su tela. Come diceva lui stesso, disegnare vuol dire "lavorare attraverso un invisibile muro di ferro che sembra separare ciò che si sente da ciò che si è in grado di fare. È necessario indebolire questo muro, erodendolo a poco a poco con costanza e pazienza".
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