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Anno edizione: 2023
Anno edizione: 2023
Libro vincitore del Premio Strega Europeo 2023Libro vincitore del Premio internazionale Costa Smeralda 2023Un viaggio al termine dell’orrore e della pietà raccontato con lucida empatia, senza un’ombra di enfasi o di lirismo, dall’autore dell’Avversario.
«Carrère ha dichiarato di aver attraversato un profondo mutamento dopo l’esperienza del processo e l’esperienza di scrittura di questo libro. Simile percezione di smottamento interiore toccherà di certo anche i lettori. La conferma di uno dei migliori scrittori del nostro tempo.» - Rossano Astremo
«Il libro, nelle mani di Carrère, si trasforma in uno squarcio impressionante, potentissimo, sul nostro presente e sul nostro futuro prossimo.» - Alessandro Vanoli
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Altra ottima opera di Carrère, che qui riesce a contenere il suo ego in favore di una cronaca attenta e dettagliata, come richiesto da un progetto nato come reportage a cadenza settimanale. Gli articoli disseminati lungo quasi un anno sono stati riassemblati e ampliati, dando al tutto una veste più ‘letteraria’. Il processo, che pure ha una valenza storica per la materia trattata (terrorismo e fanatismo religioso), attira l’attenzione dell’autore soprattutto per la possibilità di acoltare centinaia di persone che hanno subito un’esperienza traumatica. La giustizia perseguita va oltre le condanne (già quasi scontate in partenza) o i risarcimenti, i cui meccanismi denotano un pragmatismo che urta la sensibilità comune. Per lo scrittore Carrère il senso profondo del processo è trasformare il dolore e la sofferenza di vittime e parenti in un racconto collettivo che può essere condiviso con tutti. Quanto alle accuse di eccessiva empatia verso gli imputati, mi pare fuori luogo: lo sforzo di comprendere (‘leggere il libro dall’inizio’) non implica la volontà di giustificare.
Una raccolta di articoli scritti dall'autore per riferire delle udienze del processo Bataclan, viene ampliata in maniera magistrale in docu-romanzo che mi ha tenuta incollata alla lettura più di qualsiasi altro thriller.
Molto ben scritto, molto comprensibile anche per i non addetti, con una impostazione che lascia spazio di espressione a tutti i soggetti coinvolti nel processo (naturalmente tenendo ben presente vittime e carnefici), empatico e profondamente diretto e reale. È vero, l'autoreferenzialita' alla fine stona con tutto il resto, ma tant'è. Voto 8
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