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L'ultimo veliero - Marcello Venturi - copertina
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Descrizione


Bernardo Maestrelli, comandante di velieri, è costretto a ormeggiare il suo "Eliseo": né lui né la sua barca hanno più l'età per andare per mare. Sceso a terra la sua casa diventa l'ospizio del paese, nato proprio per accogliere i vecchi marinai. Lì trascorre le sue giornate, sempre uguali, fra l'orto e il molo, d'estate costretto dalle suore a chiedere l'elemosina tra i villeggianti, d'inverno a scrutare il mare. Ma un giorno sulla linea dell'orizzonte appare un'ombra, la vela di un bastimento. Quella sagoma in mezzo al mare accende la curiosità e poi la speranza del Capitano Maestrelli e degli altri uomini di mare dell'ospizio. Il veliero giunge al porticciolo; ha compiuto il suo ultimo viaggio ed è destinato alla rottamazione. Ma la ciurma dell'ospizio, capitanata da Maestrelli, ogni sera di nascosto sale a bordo: l'imbarcazione viene rimessa in sesto: ripulita, verniciata, sostituite le vele strappate, riparato l'albero maestro. Sì, è vecchio quel veliero, ma può ancora prendere il mare. Radunati i suoi uomini, una notte di vento propizio il Capitano abbandona l'ospizio e mollati gli ormeggi prende il largo, verso un destino che finalmente gli appartiene.
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Dettagli

2007
26 luglio 2007
191 p., Brossura
9788838922350

Valutazioni e recensioni

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Davide
Recensioni: 5/5
Un libro, un sogno.

Un romanzo sulla libertà, una bellissima favola (anche se l'autore prende spunto da due fatti realmente accaduti) adatta a tutte le età. Nel leggerla ci si ritrova lì con questi ex-marinai a tifare per loro perchè coronino il loro sogno di riprendere il mare. Attraverso le pagine si riesce ad avvertire l'odore, il suono del mare ed il rollio delle barche. Una favola dolce, allegra, commovente. Davvero consigliato.

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Philo
Recensioni: 3/5
piacevole

Di piacevole lettura.

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Fabio Scarnati
Recensioni: 5/5

Molto bello.Sarebbe ora di ripubblicare dello stesso autore anche "il giorno e l'ora".

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Recensioni

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Conosci l'autore

Marcello Venturi

(Seravezza, Lucca, 1925 - Molare, Alessandria, 2008) narratore italiano. I suoi libri più noti s’ispirano alla guerra, nella linea del neorealismo: Dalla Sirte a casa mia (1952), Bandiera bianca a Cefalonia (1963), Gli anni e gli inganni (racconti, 1965). Le opere successive affrontano situazioni legate ai problemi della cultura agricola italiana: Terra di nessuno (1975), Il padrone dell’agricoltura (1979), Sconfitta sul campo (1982). La vena ironica prevale in Dalla parte sbagliata (1985), che racconta le vicende di una persona perseguitata dalla sfortuna, mentre in Il giorno e l’ora (1987) le fantasie del protagonista, un orologiaio, divengono metafora del tempo «scaduto». Sdraiati sulla linea (1991) è un’arguta confessione autobiografica; Tempo supplementare (2000) è un libro di memorie...

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