Sussurri

Quattro figure femminili, forse un po' sopra le righe, ma che non lasciano indifferenti: ho solidarizzato con le sfortunate Mara e Rebecca, disprezzato la capricciosa Whitney. Finale eccellente.

Per la seconda volta la Audrain si conferma una grande scrittrice di thriller psicologici. La storia è veramente avvincente, caratterizzata da quel crescendo di tensione e di segreti che ti fa stare incollato alle pagine. I colpi di scena non mancano, il finale lascia a bocca a parta. Tuttavia ho preferito leggermente il suo primo libro: "La spinta"., in cui lo scandagliare la mente umana risultava più credibile. In questa storia c'è un accumulo di personaggi detestabili, un quartetto di vicini veramente poco probabile, tra caratteri con tratti psicotici e narcisistici e sfortunate vicende personali, Quasi impossibile pensare che in pochi metri di strada si concentri un tale ammasso di perversioni, lutti, bugie... La protagonista principale, Whitney, bastava già per tutti. Invece troviamo anche l'insopportabile ed ipocrita Blair, accanto al suo marito narcisista, l'insospettabile Ben, la triste sfortunata anziana Mara e l'odioso marito. perfino bambini nella storia hanno un che di inquietante. Inoltre, il linguaggio, in certi passaggi e perfino troppo crudo, sia nel descrivere gli aborti di Rebecca, sia per quanto riguarda le scene di sesso che arrivano ad essere sgradevoli. In ogni caso un libro assolutamente consigliato per gli amanti del genere.

Ho letto questo libro perchè il precedente di questa scrittrice mi era molto piaciuto e devo dire che anche questo ha rispettato le aspettative. Una storia che ti cattura sin dalle prime righe. Personaggi ben descritti e storia avvincente. Finale per niente scontato. Una storia che rimane ben impressa a volte. Come il precedente libro "La spinta" anche questo libro ti resta addosso e ti lascia un senso di inquietudine. Lettura consigliata