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Parafrasando H.D. THOREAU, citado dall'Autore nella sua opera, mi permetto affermare che "The material was great and his art was great; how could the result be other than wonderful?". Eccellente; opera fondamentale. Un mio prozio, tra i volontari del Maine, fu ferito a Gettysburg nella difesa di Little Round Top; sempre in famiglia abbiamo celebrato quel fatidico 2 Luglio 1963; rileggere quest'opera è un ulteriore omaggio a quei prodi.
Luraghi è stato uno dei massimi studiosi della Guerra civile americana, questo libro è la vera e propria Bibbia sull'argomento.
Libro voluminoso, ma che copre tutta la Guerra Civile, partendo dagli antefatti sociali, economici e politici (per oltre 200 pagine, ma lette con interesse anche da signore "non guerrafondaie") per passare all'illustrazione degli eventi militari ed all'immediato dopoguerra. Prosa scorrevole e chiara. Le battaglie sono descritte con chiarezza e supportate da cartine (quasi un'unicum nella storiografia nazionale)! A quanto mi risulta è a tutt'oggi il libro più completo sull'argomento pubblicato in italiano. Ho visto nelle altre recensioni una discussione sulla schiavitù. A mio avviso, Luraghi si limita a riportare quali erano le opinioni dei contemporanei, morali ed economiche, che sono le uniche che dovrebbero contare per uno storico (e anche per un lettore di storia) senza dare opinioni personali e giudizi di moralità. Per chiarire: in Rivoluzioni Americane (2016) l'autore Alan Taylor ogni volta che parla di schiavi o della condizione femminile si affanna a ripetere che lui personalmente condanna i comportamenti dell'epoca, ripetendolo per decine di volte nel testo. Un'ansia di "purezza ideologica" che mi crea preoccupazioni sul futuro della libertà di ricerca ed espressione accademica. Per quanto riguarda il libro recensito, consiglio la lettura dell'originale e non degli altri Bignami che girano.
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