La spedizione Donner

Ho preso questo libro perché la storia della spedizione Donner è una di quelle tragedie che mi affascinano a livello viscerale. Peccato le mie aspettative siano state deluse. Questo libro mi ha a tratti annoiato, a tratti fatto alzare gli occhi al cielo e sul finale chiedermi se avessero estratto la conclusione da un cilindro. Per chi l’ha letto: l’epilogo! Ne vogliamo davvero parlare? Per me questo libro è stato molto molto “meh” è così lo ricorderò. Come una buona idea dispersa fra un racconto di spionaggio wanna be e del semiserio e mal fatto lavoro di ricerca sull’archeologia.

Non è certo uno dei migliori romanzi del duo, ma si fa leggere... Buona l'idea in sé e il fatto che sia legata alla spedizione Donner la rendeva ancora più interessante. Discreti i personaggi, anche se personalmente ho trovato alquanto sgradevole ed antipatica l'agente Swanson... L'apparizione di Pendergast nelle ultime pagine poi non ha alcun senso. Spero che il prossimo romanzo torni al Pendergast che conosco e amo.

Non concordo con le recensioni precedenti. Certo il libro non è un capolavoro, ma è ben scritto. La trama è accattivante ed è presente lo spirito d'avventura combinato con una spedizione archeologica, elementi per me interessanti. Il romanzo è inoltre basato su una storia vera e per saperne di più mi sono anche documentata dopo la lettura. La comparsata finale di Pendergast forse si poteva evitare, ma il libro mi è piaciuto. Consigliato.