Un numero ‘Supersonico’: l'ex frontman degli Oasis racconta di quando voleva mollare tutto, il ritorno dei Queens Of The Stone Age e dei Rolling Stones, il cinema con Alessandro Borghi, Luc Besson e Baby Driver.
«Sono una leggenda come tante», ci racconta parlando di sé Liam Gallagher, la più grande rockstar della sua generazione che, come un pugile sul ring, nella cover story del numero di Rolling Stone in edicola si confida come solo lui sa fare: con quel suo ghigno stampato in faccia che lo ha eletto icona vivente, odiato o amato alla follia. Nella nostra intervista esclusiva Our Kid parla del suo primo disco solista As You Were, anche se, racconta, per lui non è cambiato molto dai tempi della band che lo ha lanciato nell’Olimpo del Rock’N’Roll: «Gli Oasis ero io, Noel era solo il mio aiutante, quello che mi stava accanto con la chitarra».
E se è con la musica che l’ex frontman degli Oasis ha vinto i giorni in cui stava per mollare tutto – «Mi sentivo isolato, con le spalle al muro… Devi toccare il fondo prima di risalire» – anche Josh Homme ci ha raccontato della sua “via di fuga” con i Queens Of The Stone Age. Siamo andati a trovarlo in studio di registrazione, dove ci ha parlato di Villains: «Con questo disco voglio prendere le persone per il collo e dirgli: “Puoi ballare al nostro ritmo. Oppure vattene!».
Abbiamo poi fatto un salto nel ‘paranormale’ con Alice Cooper durante una colazione milanese, o nel mito, con i Rolling Stones, ricordando la lettera di diffida con cui iniziò la storia d’amore fra questa rivista e Mick Jagger, pronto a tornare in concerto in Italia. L’indie, con l’ intervista ai The National, ma anche rap e house, con la nostra scommessa vincente Rkomi e il racconto del viaggio a Ibiza, quando siamo andati al DC10 per sbirciare nella valigetta dei dischi dei Martinez Brothers.
Tantissimo cinema, con Suburra – La Serie raccontata dal suo Numero 8, quell’Alessandro Borghi partito come custode di un garage notturno fino a diventare uno degli attori cult del cinema italiano, tanto da essere incoronato primo ‘padrino’ nella storia della Mostra del Cinema di Venezia. Vi porteremo poi a Hollywood, per incontrare due pesi massimi della regia, come Edgar Howard Wright e Luc Besson: il primo al cinema con Baby Driver, il film d’azione dell’anno con una colonna sonora pazzesca, il secondo con Valerian, la pellicola indipendente più costosa della storia. Che dire poi della nostra inchiesta, con cui ci troveremo faccia a faccia con El Mencho, che da ex-poliziotto è diventato il nuovo re dei Narcos e bersaglio numero uno sulla lista nera della DEA? Insomma, settembre è appena iniziato, con nuovi protagonisti, nuovi concerti, nuovi film, nuovi dischi (uno a caso, Foo Fighters), e un nuovo numero di Rolling Stone in edicola: un numero Supersonico.
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