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è un libro bellissimo,scritto molto bene e io quando ho finito di leggerlo mi sono emozionata perchè era molto ma molto bello. Pina Varriale sei una scrittrice d' oro e spero di conoscerti al più presto possibile perchè credo che tu sia una signora molto ma molto ma molto simpatica e onesta. da Isabella Schiavo ho 11 anni.
QUESTO LIBRO è MOLTO BELLO PERCHè TI PARLA DI COSA SUCCEDE VERAMENTE A NAPOLI AI RAGAZZINI. Molto interesssante l'ultima parte in cui ti parla di Napoli oggi da tutti i suoi punti di vista
Recensioni
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Ragazzi di Camorra è la storia di Antonio, un ragazzo cresciuto nel quartiere "Sanità" di Napoli che si ritrova suo malgrado a trasferirsi a "Scampia" con sorella e cognato. La descrizione che viene fatta da Antonio sul "nuovo" quartiere è inquietante (p. 21): "Qui ci sono solo il grigio della strada e il bianco sporco dei palazzi; perfino il cielo mi sembra diverso, ha un altro colore, come se fosse fatto di metallo".
Antonio a tredici anni è costretto a crescere velocemente e gestire a nome e per conto di suo cognato Bruno e di "Michele l’Inglese" il malaffare. Il contesto è difficile e per quanto lui disprezza quella vita non può fare diversamente.
La camorra infatti tira su dei giovani per farli delinquere e portare liquidità alle proprie casse, i ragazzini come Antonio devono vendere a scuola le stecche di droga e dedicarsi allo scippo negli autobus. La scuola è vista come un impiccio dove ti accompagnano a forza i Servizi Sociali. Il contesto scolastico risulta accettato solo come luogo di spaccio e la crescita culturale diventa roba da "ragazzini", magari quelli più fortunati che possono ancora dedicarsi allo studio.
Antonio riesce nel suo nuovo quartiere a fare amicizia con Genni, Filippo, Pietro e Salvo; insieme ai suoi amici trova, tra un furto e uno scippo, sollievo e ristoro nel "Rifugio", un luogo in cui i ragazzi si abbandonano alla loro gioventù dilettandosi a lavorare la creta, a pitturare e a creare musica con pentole e tegami.
"Il Rifugio" assume quindi le sembianze di una riabilitazione sociale. Al "Rifugio" i giovani non si sentono "delinquenti", ma semplicemente dei ragazzi. La camorra ovviamente non vuole che venga creato un posto di aggregazione dove si può creare una cultura della legalità.
Ragazzi di Camorra è un libro avvincente che si legge in breve tempo: l’autrice Pina Varriale è riuscita alla decima edizione del suo libro ancora a stupire i suoi lettori con una storia avvincente e attuale.
Ragazzi di Camorra tiene legato il lettore fino alla fine. La presenza del discorso diretto rende facile e comprensibile il testo. È un libro adatto a un giovane target, consigliabile come libro di lettura alle scuole medie inferiori e alle scuole medie superiori.
Recensione di Valentina Suffia
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