Paura della matematica

Raccolta di racconti brevi e scorrevoli. Personaggi frustrati e spesso incapaci di comunicare le proprie emozioni fanno fatica a restare al passo con il mondo che li circonda.

Peter Cameron ha un tocco particolare nel raccontare personaggi malinconici e leggeri... non succede nulla di significativo nelle sue brevi storie, se non l'avvicinarsi per un attimo a qualcuno, potrebbe essere il tuo vicino sul tram o la cassiera del supermercato, e vedere i suoi pensieri... la difficolta' di vivere, ma al tempo stesso, mi sembra, il voler partecipare alla vita. E' come se tutti i rappresentanti di varia umanita' che si incrociano in queste pagine fossero al tempo stesso dentro e fuori dai loro problemi. Come se una strana consapevolezza li pervadesse, donandogli ali che non sembrano sapere di avere. Romanzo molto profondo, lo consiglio.

Il libro è cortissimo, quindi molto consigliato se volete conoscere l’autore iniziando a piccole dosi. Questi racconti riprendono alcuni momenti di cinica ironia già incontrati con "Un giorno questo dolore ti sarà utile" sempre di Cameron, mischiandoli però ad atmosfere più malinconiche e amare. I protagonisti sono praticamente tutti dei giovani americani, ma in ogni storia viene impiegato un tema diverso per contraddistinguerli: può trattarsi di un amore difficile, di un amore per i propri famigliari, di un amore gay, o di un amore che implica una grossa differenza d’età o di status sociale. Lo sfondo è quello della normalissima vita quotidiana di persone della upper class, che devono però fare i conti con problemi comuni a tutte le classi sociali, si tratti di difficoltà emotive o di stati di irrequietezza. Gli eventi descritti nei racconti di per sé sono poco rilevanti; ciò che stimo quindi nella scrittura di Cameron è la naturalezza con cui riesce a raggiungere l’essenza degli eventi scelti per la narrazione, e il minimalismo stilistico con cui ha descritto i singoli dettagli e particolari delle esistenze dei personaggi.