L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2019
Promo attive (0)
Indice
Ruby
Sparano prima alla ragazza bianca. Per il resto c'è tempo. Quaggiù non c'è bisogno di affrettarsi. Sono a diciassette miglia da un paese che ne dista novanta dalla località più vicina. Nel Convento i posti per nascondersi sono tanti, ma c'è tempo e il giorno è appena cominciato.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Che delusione!!! da un premio Nobel. Confesso che non sono riuscita ad arrivare alla fine il che è molto difficile per me. La trama di questo libro tratta di un argomento poco discusso e quindi non è scontato. Devo riconoscere che l'autrice analizza molto bene la psicologia dei personaggi. La storia non mi ha coinvolto, è stata una lettura a singhiozzo.
non sono riuscita a finire di leggerlo, e per me è raro.... dopo 70 pagine ancora non riuscivo ad entrare nella storia: troppi personaggi, troppi nomi, troppa dispersione, una trama non chiara che non ingranava e non mi coinvolgeva.... se non fosse stato per il sunto di copertina non l'avrei neanche iniziato, eppure nonostante ciò non sono riuscita a dargli fiducia e l'ho abbandonato
Storia non facile né pacificata di una minoranza nella minoranza, di devianti tra gli esclusi; finisce per smascherare la potente voglia di uniformazione, la smania di potere (che va di pari passo con l’odio e il bisogno di riscatto) che anima spesso anche i reietti, spingendoli a riprodurre l’odio verso il diverso che essi stessi hanno subito. La scrittura di Toni Morrison è semplicemente eccezionale: densa, impegnativa, richiede tutte le energie mentali disponibili. È come guardare immagini decontestualizzate di oggetti colti da prospettive anomale, con la coda dell’occhio: inizialmente non si comprende, non si riconosce neppure cos’è il soggetto riprodotto; poi poco a poco l’autrice inizia a delineare il contesto e le figure e la storia prendono corpo, forma e significato dal/nell’insieme: ciò che era apparso oscuro diventa familiare e comprensibile (anche se restano dei margini di indecifrabile suggestione che resteranno incompresi e anche se il testo è fitto di richiami che necessitano di una ferrata conoscenza del contesto storico-sociale cui Morrison fa riferimento per essere compresi; utile a tal fine il prospetto cronologico in calce al romanzo) e anche il racconto pregresso acquista progressivamente senso fino a che la storia si chiude circolarmente. È un libro che meriterebbe di essere riletto appena finito!
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
"Le ragazze del Convento ballano, slanciano le braccia sopra la testa, fanno questo e quest'altro. Fanno grandi sorrisi e qualche urletto ma non guardano nessuno. Soltanto i corpi che ondeggiano."
Se aver ottenuto il premio Nobel per la letteratura significa possedere una statura superiore a quella dei propri contemporanei, per Toni Morrison credo abbia anche significato l'aver ottenuto un riconoscimento di altissimo livello per i contenuti profondamente "civili" delle sue opere. In questo Paradiso l'autrice supera la volontà di testimoniare l'orgoglio della cultura afroamericana, per approdare all'affermazione di una trasversale e nuova visione di "differenze" che si basano non più sulle specificità razziali, quanto sulla maggiore o minore libertà interiore, sul conformismo rispetto alla trasgressione, su regole dettate dalla morale comune rispetto a quelle di una più generosa e duttile mentalità. Se poi è l'essere donna quello che fa sostanzialmente la differenza, questo rende ancora più difficile l'accettazione da parte del potere "maschile". Storia tragica quella qui descritta: l'uccisione di una comunità di donne compiuta da alcuni uomini, di età tra loro diversa, che ha l'unico scopo di eliminare una realtà ritenuta pericolosa e peccaminosa. Gli assassini non sono dei mostri, né viene demonizzato il loro punto di vista: è la paura, il sentirsi destrutturati come individui e come gruppo che li muove. Il romanzo procede attraverso i lunghi "ritratti" delle donne che trovano la morte in quella terribile spedizione punitiva: donne di diversa età, diversa estrazione sociale, diversa razza. Un bisogno disperato di aiuto, materiale o morale, le ha tutte condotte in un unico luogo, in tempi diversi e con diverse aspettative. Il luogo è definito il Convento e infatti era un convento di monache prima di essere la sede di quella strana comunità. Ma originariamente quella grande casa era destinata a ben più peccaminose attività, era infatti l'abitazione di un malversatore (così è definito nel romanzo), un gangster che aveva in tutta quella grande casa lasciato tracce di lusso e di lussuria che le attente monache non erano riuscite interamente a cancellare. Quando poi quella dimora del peccato era diventata un Convento aveva accolto ragazze indiane da redimere sotto la tutela di una ricca signora convinta di "portare Dio e la lingua ai nativi poiché si riteneva che non avessero né l'uno né l'altro; modificarne la dieta, il modo di vestire, la mente; aiutarli a disprezzare tutto ciò che un tempo aveva reso la loro vita degna di essere vissuta". Ed è proprio questo in fondo il compito che anche quel branco di uomini diretti al Convento abbandonato per eliminare delle donne "pericolose" si vuole assumere: ristabilire l'ordine costituito.
Dalle singole storie che scandiscono i capitoli del libro emergono vicende tra loro molto diverse, solitudini e infelicità, rifiuto del ruolo che la società o la famiglia impone, e infine il bisogno di pace che coincide col trovare rifugio nella villa, magari un rifugio temporaneo. Quella grande casa è un po' la testimonianza di una vita diversa, di scelte anticonvenzionali, di rapporti non sempre idilliaci, ma sempre autentici: diventerà invece il luogo della morte e della sconfitta.
A cura di Wuz.it
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore