I tappeti raccolti in questo catalogo, che si accompagna alla mostra di Todi, sono sicuramente molti e variegati nel tempo e nello spazio. Accorpandoli nel termine “rappresentazioni estreme” se ne traccia un concetto che tanto deve all’eredità dell’avanguardia occidentale e soprattutto alla sua esigenza di rinnovamento incessante. Come vedremo il concetto è profondamente estraneo alle culture di appartenenza di questi manufatti. E tuttavia visti nel mare magno del tessuto orientale appaiono davvero come rappresentazioni estreme, in quanto sembrano portarne a limiti estremi alcune caratteristiche tipologiche: il tradizionale campo astratto qui diventa spesso minimale; la profusione di colori qui privilegia poche varianti e in alcuni casi persino dei monocromi. Al polo opposto il sia pur minoritario tessuto “figurativo” qui diventa “iperfigurativo”, rappresentando anche imprevisti oggetti della contemporaneità, senza disdegnare un “realismo” che non si sa bene se chiamare “magico” o “postmoderno”; anche la scrittura è presente in dosi massicce e ha tanto un significato didattico che propagandistico. Ogni opera o gruppo di opere sarà accompagnata da una per illustrarne le particolarità e il contesto. In quanto oggetti residuali di un territorio enorme, tanto nel linguaggio che nello spazio, sono stati acquistati pressoché tutti nei luoghi di produzione (a volte in villaggi come Koshkor in Kirgizistan o Sairob in Uzbekistan) o in alcuni grandi bazar dell’Asia Centrale (Peshawar, Kabul, Herat, Karachi, Quetta) o dell’Asia Minore (Istanbul, Shiraz, Isfahan). Ma in quanto rappresentazioni estreme, esse prescindono dall’epoca e persino dal valore. Alcuni di questi tessuti sono oggetti di alto collezionismo (Kilim o feltri centroasiatici di grande qualità e di epoca vetusta) mentre qualche altro può essere ancora acquistato per pochi dollari in alcuni luoghi deputati (per esempio il Tappeto con il dollaro o quello che celebra il tentativo di demolizione della catena montagnosa di Tora Bora per assicurarsi i frammenti di DNA di Osama Bin Laden). Todi, Sala delle Pietre e Monastero delle Lucrezie8 dicembre 2006 - 4 febbraio 2007
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